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Alda D’Eusanio: “Non mangiavo e non bevevo, pesavo 34 chili. Mi ha salvato un pappagallo che aveva un occhio chiuso e cercava di strapparsi le penne”

di F. Q.

Alda D’Eusanio è stata ospite dell’ultima puntata di Oggi è un Altro Giorno e con Serena Bortone ha ripercorso il momento più buio della sua vita, quello vissuto in seguito alla morte del marito Gianni Stadera, il sociologo scomparso improvvisamente nel 1999 all’età di 56 anni. “Quanto eravamo felici… Mio marito è morto in quindici giorni a soli 56 anni. Non è giusto. Quando ho saputo che era malato sono entrata nella fase di shock in cui credo di essere ancora e sono diventata una donna di dolore. Sono serena e vivo la mia vita, ma la verità e che non sarò più una donna felice”, ha raccontato l’opinionista con la voce carica di emozione.

Quindi è tornata con la memoria ai quei drammatici mesi: “Ero andata da un neuropsichiatra perché ero arrivata a pesare 34 chili. Non mangiavo e non bevevo. Allora le mie amiche mi hanno fissato un appuntamento con questo neuropsichiatra che mi avrebbe fatta entrare nel tunnel dei psicofarmaci perché io ero morta”. A salvarla dalla depressione è stato l’incontro con Giorgio, il pappagallo da cui è ora inseparabile: “Quel giorno avevo la visita dal neuropsichiatra. Sono arrivata in anticipo e l’infermiera, vedendomi agitata, mi ha detto: ‘Faccia una passeggiata e torni tra mezz’ora’. Passeggiando sono entrata in questo negozio di animali e c’era Giorgio, questo pappagallo, che aveva un occhio chiuso e cercava di strapparsi le penne… Lui voleva morire. Io ho riconosciuto in lui il mio stesso dolore. Ho cominciato a dargli da mangiare e lui mangiava. Allora il proprietario mi fa ‘Ma lei si deve pigliare Giorgio, gli fa una cura antidepressiva e poi me lo riporta’. Mi sono ritrovata in macchina con un pacco di semi di girasole e Giorgio. Senza andare più dal neuropsichiatra. Giorgio mi ha salvata dalla depressione”.

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