Il nipote del “Boss delle cerimonie”, Don Antonio Polese, si è sposato nel castello di famiglia, con un matrimonio da 250 invitati, un maxi-pranzo dalla durata infinita, e fuochi d’artificio. Non sono mancate nemmeno le colombe. Eppure, a detta di Pasquale Giordano, aveva richiesto ai genitori qualcosa di “sobrio”, una cerimonia semplice senza troppi eccessi: “La mia preoccupazione – ha dichiarato Pasquale alla rivista “Chi” – quando ci siamo seduti a tavola alle due, è stata proprio il menù: stratosferico. Avevo pregato di fare una cosa semplice, invece è venuto fuori qualcosa di luculliano, a dismisura. A fare qualcosa di sobrio, da noi, non ci si riesce proprio. Il problema peggiore, pensavo, sarebbe stato arrivare vivi ai dolci”

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Ad occuparsi del matrimonio del figlio ci hanno pensato Donna Imma Polese e Matteo Giordano, nel frattempo diventati eredi del Castello “La Sonrisa”, dove si è svolta cerimonia: “Abbiamo fatto una cerimonia sobria nei limiti del possibile – spiega Donna Imma – perché Pasquale è un tipo introverso, ha voluto una cosa più “ritirata”. Però il menù per i 250 invitati non poteva che essere un menù napoletano“. Per la gioia dei due sposini, a quanto pare almeno la luna di miele sarà più incline ai gusti misurati della coppia, anche perchè Anna Somma, la moglie di Pasquale, sarebbe in “dolce attesa”, quindi un lungo viaggio le risulterebbe impraticabile.

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