“Vorrei dire che Paola Turci è mia moglie, ma non è mia moglie, sono unita a lei civilmente. Eppure, non mi sento diversa da una coppia eterosessuale”: Francesca Pascale alla manifestazione milanese per i figli arcobaleno lo ha sottolineato con i giornalisti. “Perché non può esserlo, perché non piace a Salvini? Definisco Salvini omofobo, definisco omofobi i sovranisti – ha aggiunto – i partiti che si mettono sotto a braccetto con Orban, razzisti e fuori di testa. Non voglio insultare nessuno. Hanno seccato con questo odio. Per questo ho fiducia nella figura di Giorgia Meloni. Non ho mai votato Fratelli d’Italia, ma voglio avere fiducia nella donna che è”. “Oggi tutte le persone che sono vicine, che pensano ai diritti civili non possono fare altro che votare Elly Schlein perché una alternativa non c’è” ha aggiunto Pascale. “Di Elly Schlein penso tutto il bene possibile. Più che votare il segretario del Pd – ha aggiunto – io mi concentrerei su scegliere la persona giusta, che dice le cose giuste, al momento storico giusto, e in questo caso c’è solo Schlein. Non riconoscersi nei valori di centrosinistra e votare a destra nelle mie condizioni è come se un capretto votasse per la Pasqua: non c’è alternativa e a questo la Meloni dovrebbe fare caso come donna, come madre e come cristiana, ma soprattutto come persona civile”.

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“Figli da coppie omogenitoriali? Diritti negati. Il giudice che deve decidere sulle revoche delle iscrizioni può discostarsi dalla Cassazione”

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Le famiglie arcobaleno in piazza a Milano: “Per il governo i nostri figli non esistono più”. Sul palco anche Sala: “Sono con voi”. Il videoracconto

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