Viaggi

Tahiti, dove ritrovare se stessi

Testo e Foto di E.Bittante - Alpitour World

Sorrisi gentili, veneri dalle chiome lunghe e lucenti, collane di fiori come benvenuto. Un angolo di mondo dove la natura si fa arte e la ispira, come una musa, la stessa che sedusse l’estro di Gauguin che in questa remota geografia nel cuore del Pacifico trovò il paradiso, e alcune delle risposte che andava cercando.

“Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?” (1898), è uno dei più celebri dipinti di Paul Gauguin che descrive in una scena dalle atmosfere esotiche un viaggio esistenziale, il ciclo della vita. Una connessione profonda tra il luogo terrestre e quello dell’anima, quasi lo spazio fosse il tramite per cogliere il senso del tutto. Questo fu l’effetto della Polinesia nella ricerca artistica ed interiore del maestro francese che partì da Parigi per approdare nelle sue isole. Chiunque può trasformare un viaggio in un’esperienza unica, concreta ma al contempo ricca di significati intangibili ed indelebili, soprattutto in questo Paese intriso di magia ed energia, quella che i locali chiamano “Mana”, la forza che secondo la tradizione, ha generato gli arcipelaghi stessi. Una realtà fatta di micromondi, mistica e affascinante, fortemente radicata ad una mitologia in simbiosi con la natura, tanto remota da appartenere all’immaginazione, tanto bella da superare il sogno.

Una costellazione di 5 arcipelaghi, per un totale di 118 isole nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico Meridionale. A circa 6.000 km dall’Australia, a 9.000 km dal Giappone, quasi 7.000 km dalla California, dall’Italia poi, c’è di mezzo un mondo, ma vale la pena attraversarlo per raggiungere questa destinazione straordinaria. L’arcipelago più occidentale è noto come “Isole della Società” o “Isole di Tahiti”, che prendono il nome dalla principale Tahiti. Qui spuntano anche le incantevoli Moorea, Bora Bora e Tetiaroa, paradisi terrestri tanto amati dagli artisti e raccontati anche dal cinema, basti pensare a “Gli ammutinati del Bounty”, campione d’incassi del 1935 che narrò il più famoso ammutinamento nella storia della marina del Regno Unito vincendo un Oscar come miglior film, complice una magistrale interpretazione di Clark Gable. Seguì il fortunato remake del 1965 con Marlon Brando, che si innamorò della Polinesia a tal punto da trovarvi rifugio dagli stress hollywoodiani, precisamente nell’isola di Tetiaroa.

È semplice trovare la pace interiore in questa costellazione di isole vulcaniche nel blu dell’oceano, disegnate da alte vette ricoperte da una vegetazione verde e brillante, a contrasto di un cielo tropicale. Spiagge orlate da palme di cocco, sabbie scure come ossidiana, rosa come boccioli di pesco, candide come neve al sole, caldi paradisi che si tuffano nelle onde cristalline delle lagune smeraldine, tanto trasparenti da rubare i sogni all’immaginazione di un mondo sommerso. Entroterra rigogliosi profumati dagli alberi di frangipani che si confondono con le note dolci della vaniglia che riempiono l’aria, fiori di tiarè e ylang-ylang per gli intrecci di collane di benvenuto. La Polinesia è un viaggio per lo spirito ma anche per ritemprare il corpo poiché da queste parti il relax non è solo un piacere ma una pratica sacra dai saperi antichi che traggono origine dal divino: i massaggi all’olio di Monoi, a base di cocco e tiarè, non sono solo una beauty routine ma un vero e proprio attimo di gratitudine. Il concetto di estetica in Polinesia supera la questione della vanità con significati profondi, dai trattamenti rilassanti e rigeneranti ai tatuaggi, veri e propri simboli che risalgono ad un’usanza ancestrale. Tutto in queste isole remote è riconducibile ad un senso, non è un caso se il ritmo della vita è scandito dalle piccole cose.

Isola di Tahiti, la porta d’ingresso al paradiso

In un viaggio che insegue l’istinto e le emozioni, Turisanda pensa a renderlo unico e organizzato nei minimi dettagli portandovi direttamente nel cuore pulsante della vita polinesiana, nell’isola di Tahiti, porta d’accesso a questi paradisi lontani e punto di partenza per le altre isole dell’arcipelago. Qui si trova l’animata Papeete, la capitale dall’animo culturale dove assistere agli spettacoli di Ori Tahiti, la suggestiva danza tahitiana considerata una delle più importanti espressioni artistiche della Polinesia, ammirare le numerose esposizioni d’ arte contemporanea, oppure i cimeli preziosi del Museo della Perla. Visitare il centro è una bella occasione per conoscere le usanze locali, fare shopping nel mercato folkloristico Le Marché o in una delle colorate botteghe sul lungomare, e fermarsi in qualche chioschetto dove assaggiare l’agrodolce della cucina locale, che sia un pollo fāfā, con foglie di taro, zenzero, lime e latte di cocco, o un poisson cru, piatto di pesce marinato, per finire con un delizioso budino di frutta tropicale chiamato poe.

Nell’isola di Tahiti non mancano le splendide spiagge vulcaniche di sabbia nera, come Taharuu Beach, un tratto del litorale di Papara, il più lungo dell’intera isola situato a sud-ovest. Chi è alla ricerca di location da selfie tropicali, la costa occidentale è orlata da nastri di sabbia bianchi a contrasto con lo smeraldo dell’acqua, dorate quelle della zona peninsulare di Tahiti Iti, nota come Penisola di Taiarapu, o “Piccola Tahiti”, la zona sud orientale dell’isola, amatissima dai surfer di tutto il mondo. Qui si trova una delle più gettonate dai cacciatori di onde, la bellissima Teahupoo Beach. Tahiti è un’isola perfetta per chi cerca una vacanza all’insegna degli sport acquatici: dal surf al paddle, dal kitesurf al windsurf, ma anche immersioni facili e sfidanti tra una miriade di pesci tropicali, tartarughe giganti, delfini, squali martello, razze e mante. Se siete amanti del diving o dello snorkeling, meritano delle gite fuori porta le selvagge isole di Rangiroa e Fakarava che incantano per i loro mondi sommersi, e per le spiagge rosa.

Moorea, l’isola delle avventure

Tutte le isole di Tahiti sono l’ideale per chi ama le attività sportive all’aria aperta, anche nell’entroterra, alla scoperta di paesaggi primordiali dove svolgere appassionanti escursioni lungo valli incantate, ammantate da flora autoctona e mape, il castagno di Tahiti. Altrettanti sono i sentieri da percorrere a cavallo o in bicicletta, in alternativa adrenalina su 4 ruote, in quad o in fuoristrada, per avventure very wild. Per svolgere queste attività, l’isola di Moorea è l’eldorado: alte montagne, natura selvaggia e incontaminata, e profumate piantagioni di ananas dal profumo inebriante. L’escursionismo è un must nell’isola, oltre alle incantevoli spiagge (imperdibile la candida Temae Beach a nord-est). In questo paradiso passare dagli infradito agli scarponcini da trekking per inerpicarsi lungo gli itinerari più belli è un attimo, meritano quelli del Monte Tohivea, il punto più alto dell’isola dagli incantevoli panorami, ma anche i percorsi più pianeggianti che seguono la costa meridionale e occidentale, puntellate da piccoli villaggi color pastello dove il tempo sembra essersi fermato e le antiche tradizioni sono attualità. Anche l’archeologia vive in quest’isola e il passato si rianima nei marae, gli antichi luoghi di culto e sepoltura dove si svolgevano anche inni sacrificali, compresi sacrifici umani. Raggiungete questi siti camminando, e immergetevi in una vera e propria avventura.

Bora Bora, il paradiso del relax

Avventure e misteri, ma la Polinesia Francese è anche un inno al relax, al dolce far niente accarezzati dalla brezza in riva al mare, oppure dalle sapienti mani di chi pratica il Taurumi, il massaggio con l’olio Monoi che si svolge nelle isole di Tahiti, una vera e propria pratica ancestrale che risveglia il corpo e lo spirito considerata medicina e filosofia. Un lusso da concedersi, magari a Bora Bora, l’isola che suona come un canto da accompagnare alle note di un ukulele. Molti la ritengono la più bella dell’arcipelago e di tutto il Paese, basta uno sguardo per rendersene conto: sorge radiosa dalle acque cristalline della sua laguna, una delle più belle al mondo, una tavolozza di colori brillanti come un pensiero di Gauguin, orlata da spiagge bianche come fogli di carta dove scrivere la storia di una vacanza da sogno. Per molti Bora Bora è la meta romantica per eccellenza, richiestissima dai novelli sposi per trascorrere una luna di miele indimenticabile, complici i resort esclusivi e i bungalow sull’acqua, perfetti nidi d’intimità, così le ville con tetto in paglia, “capanne” per cuori innamorati ma non solo. Tutt’attorno fiori d’ibisco e tiarè che si confondono con i profumi dolci dell’entroterra lussureggiante, campeggiato dal Monte Otemanu, scenografia di un paesaggio che sfuma il verde della foresta con quello smeraldino della laguna, un’opera d’arte naturale, musa che si fa ispirazione e risposta a quello che stiamo cercando.

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