Nato e cresciuto in Sudafrica, ha origini italiane da parte del nonno materno. Zane Weir è la nuova stella dell’atletica italiana: ai Campionati Europei indoor di Istanbul ha vinto una fantastica medaglia d’oro nel peso, con uno straordinario lancio a 22,06 che ha abbattuto il record nazionale. Per l’Italia è il podio numero 100 nelle 37 edizioni dell’evento, ma anche il secondo titolo nel getto del peso a 27 anni dal successo di Paolo Dal Soglio che ora allena il nuovo campione d’Europa. “Sono molto felice, non è stato facile trascorrere 9 mesi senza lanciare per infortunio. Non ho parole, sono molto emozionato: 22.06 è un grande lancio. Voglio ringraziare Dal Soglio, la Federazione e le Fiamme Gialle perché senza di loro non sarei qui. Paolo è una persona fantastica, senza di lui non avrei raggiunto questi risultati. Voglio dedicare la vittoria a lui e mio nonno Mario“, ha detto Weir ai microfoni di Rai Sport dopo la vittoria.

È proprio grazie a nonno Mario e all’incontro con Dal Soglio, avvenuto nell’autunno 2019, se oggi Zane Weir rappresenta i colori azzurri. Nato e cresciuto ad Amanzimtoti, Weir ha conservato nella memoria i racconti sportivi del nonno materno, malato di Alzheimer. Così ha deciso di avviare il percorso per rappresentare l’Italia e ha deciso di trasferirsi nello Stivale a fine 2019. Dopo la pandemia, a febbraio 2021 il primo exploit con un 21,11 che gli è valso la qualificazione a Giochi olimpici di Tokyo. Alle Olimpiadi è arrivato un incredibile quinto posto, a testimoniare la crescita esponenziale di Weir. Una crescita interrotta nel giugno 2022 dalla frattura dell’indice. L’infortunio lo ha costretto a saltare i Mondiali di Oregon e gli Europei di Monaco di Baviera.

Il titolo di campione europeo (seppure indoor) è arrivato adesso, grazie a una gara esaltante in cui il 27enne delle Fiamme Gialle è diventayo il secondo azzurro di sempre oltre la barriera dei ventidue metri: soltanto l’olimpionico Alessandro Andrei ci era riuscito all’aperto arrivando fino al 22,91 del record mondiale. Spettacolare il botta e risposta tra Weir, capace di superare ampiamente (al secondo e al terzo turno) il suo primato italiano indoor di 21,67 stabilito un anno fa ai Mondiali in sala di Belgrado ma anche il personale outdoor di 21,99, e il ceco campione uscente Tomas Stanek, che al secondo lancio era balzato provvisoriamente in testa di un centimetro con 21,90 prima di doversi accontentare dell’argento, mentre il bronzo è per l’ucraino Roman Kokoshko a 21,84 nella prima finale della rassegna continentale. Per il gigante azzurro è il riscatto dopo l’infortunio alla mano destra che lo ha bloccato nella scorsa estate. E l’inizio di una nuova ascesa.

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