Esuberante, gentile, divertente e sensibile. Edoardo Franco non ha solo conquistato i colleghi di “MasterChef Italia” ma anche i giudici Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli con la sua cucina. Il 26enne di Varese ha vinto la dodicesima edizione del cooking show di Sky, battendo al rush finale Thi Hue Dihn e Antonio “Bubu” Gargiulo. Quarto classificato il grande amico di Edoardo, Mattia Tagetto che lo ha definito “il borderline più educato che abbia mai incontrato, un gentleman”. Edoardo si aggiudica 100mila euro in gettoni d’oro, la pubblicazione del primo libro di ricette, l’accesso a un corso di alta formazione presso Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana, e la partecipazione al Workshop di Masterchef Academy.
“Ma che ca**o ho fatto – sono state le prime parole urlate da Edoardo, dopo la vittoria – Ho lavorato sei anni e penso di averne fatturati la metà dei 100mila euro che ho vinto, li ho sputtanati. Tutti questi invece li investo. Sono arrivato qui che consegnavo pizze in Germania, mi ero mollato, sono tornato in Italia che ero disoccupato. Adesso ho 100mila euro e la consapevolezza che cucino bene, meglio di così… Che posso chiedere di più?”. Come da promessa fatta a inizio programma, Barbieri ha tagliato qualche ciocca dell’inconfondibile caschetto del vincitore. La rasatura completa sarà fatta nei prossimi giorni in Piazza Duomo a Milano. “Con la scusa della leggerezza penso di tutelarmi da eventuali sofferenze che la vita può dare. – ha raccontato Edoardo – Non andare all’Università, cambiare diversi posti di lavoro, mi hanno portato fino a qui. Mi sono reso conto che la cucina assieme a far serate è l’unica costante della mia vita. I giudici sono riusciti ad aiutarmi e a farmi capire meglio, dandomi tanta fiducia. La mia vera vittoria è essere aiutato qui facendo i miei piatti, aiutando gli altri e facendomi aiutare dagli altri. Voglio rappresentare tutte le persone che, come me, si sono sentite in difetto con sé stessi, ce la si può sempre fare”.
IL MENÙ DI EDOARDO PER LA FINALE – Il titolo del menù della Finale di Edoardo è “Tutto mondo”, ispirato dal titolo del murale realizzato da Keith Haring. L’antipasto è un tributo alla terra e all’origini della cucina: si chiama “Medievale ma non troppo”, è una barbabietola acidula ripiena di paté di fegatini di piccione, intruglio medievale, latticello e porro fritto, accompagnato da infuso alla barbabietola e aneto. A seguire, il primo “Ravioli Kebab” è la sua reinterpretazione del kebab: una polpetta di agnello speziato dentro un fagottino di pasta all’uovo servito con salsa all’albicocca e foglie di carota. La seconda portata è “Capesante al curry”: il connubio inusuale tra le capesante, dolci e delicate, e il curry, speziato e profumato, con l’aggiunta di maionese al corallo e coriandolo fritto. Infine il dessert, “Matrimonio in bianco”, una finta mousse di cocco con cremoso di liquirizia e arancia e inserto di maracuja. Pur con qualche piccolo problema nel corso della cucinata, il risultato è stato, secondo i giudici, davvero ottimo.
