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Sanremo 2023, Ornella Vanoni rivela: “Marracash mi parlava tanto di Elodie. Se sono mai stata attratta da donne? Certo, ho semi-consumato”

È un'Ornella Vanoni introspettiva e intima quella che si racconta a cuore aperto a Michela Proietti sulle pagine del Corriere della Sera

di F. Q.

“Nasco ricca e annoiata: stavo spesso nella mia stanza. Pensavo a quei fratelli e sorelle che crescono insieme e si tirano le cuscinate: forse è nata allora la mia malinconia. Mi conosco bene perché ho sofferto tanto: è nel dolore che capisci, non nella felicità“. È un’Ornella Vanoni introspettiva e intima quella che si racconta a cuore aperto a Michela Proietti sulle pagine del Corriere della Sera. Dall’infanzia ai grandi amori fino all’attrazione per le donne e l’atto di accusa alla sua Milano, una città “isterica” che non l’artista non esita a definire ingrata nei suoi confronti (“Non trovo giusto che Milano non mi riconosca nulla. A Carnevale in città sfilano tre maschere: quella di Berlusconi, del cardinal Martini e la mia. Dovrò rappresentare o no qualcosa per la città”). Eccola quindi ricordare quando era una ragazzina borghese: “Non cercavo marito, ma non sapevo bene cosa fare. Avevo l’acne e la tisi“, poi l’incontro con Giorgio Strehler che le cambiò la vita facendole scoprire il teatro: “Agli esami di ammissione. Ero l’ultima della fila. Una voce di donna ha detto: ‘Qui c’è qualcosa di interessante’. Era Sarah Ferrati, mi ha vista per prima. Mi sono sfidata alla morte per vincere l’ansia”.

Quindi l’amore contrastato per Gino Paoli: “Mi dissero anche che era gay. E a lui che ero lesbica. Se ho mai avuto un’attrazione per le donne? Certo. Non ti piace la donna, ma la persona. Ci sono donne che hanno un’attrattiva”. Un rapporto “semi-consumato: le donne sono sempre più tra di loro. Siamo libere, ma paghiamo un prezzo alto”. Per lei, dice, il sesso “conta moltissimo ma deve essere fatto bene, sennò diventa triste. A Montecarlo sono stata a letto con uno sceicco e il giorno dopo gli ho mandato fiori. Lui non mi regalò nulla, per questo trovo l’aneddoto spiritoso”. Nella sua vita, però, “non ho trovato l’uomo giusto. Tornando indietro lo cercherei con dei figli, così si fa un bel casino insieme”.

Infine, uno sguardo alle artiste che si sente di definire come sue eredi: “Ce ne sono di brave: Elisa, Giorgia, Emma. Ma devono tirare fuori l’emozione”. Un collega? “Marracash. Mi parlava di Elodie, ma aveva bisogno di una donna accudente. Tutti gli uomini ce l’hanno: sono lavati, stirati e coccolati dalle mogli”, conclude Ornella Vanoni.

Sanremo 2023, Ornella Vanoni rivela: “Marracash mi parlava tanto di Elodie. Se sono mai stata attratta da donne? Certo, ho semi-consumato”
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