Il monologo di Angelo Duro nella seconda puntata del Festival di Sanremo ha fatto molto discutere. Era stato lo stesso Amadeus ad avvisare che sarebbe stato un intervento divisivo, e così è stato. La platea dell’Ariston in effetti sembra averlo accolto piuttosto freddamente, ma raggiunto dal Corriere della Sera, Duro spiega: “Mi aspettavo più freddezza. Invece niente. In certi momenti c’è stato un accenno di calore che mi ha fatto rimanere di merda“.

Al giornalista che gli chiede se il suo scopo sia far ammutolire le persone invece che farle ridere replica: “Mica le dovevo fare ridere. Io non faccio il comico“. Sul chiacchieratissimo dito medio rivolto al pubblico nell’uscire dal palco spiega: “L’ho fatto proprio perché invece mi hanno applaudito. ‘Sti scemi”. Se qualcuno pensa che la performance di Duro, comprensiva di ‘spogliarello’ che lo ha lasciato in mutande sul palco, sia stata di cattivo gusto, l’artista avvisa: “Soddisfatto? Onestamente no. Posso fare di peggio“.

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