Parla dopo l’intervento della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, con la quale ha tenuto prima di entrare in aula un incontro bilaterale di 20 minuti. Ed è visibilmente commosso. Volodymyr Zelensky apre il suo discorso davanti ai deputati dell’Eurocamera dicendo “Slava Ukraini”, gloria all’Ucraina, mentre da una parte della sala si alza la risposta “gloria agli eroi”. E a quel punto il presidente ucraino si inchina. È stato accolto dalla standing ovation dell’aula, nella sua prima visita a Bruxelles dall’inizio dell’aggressione russa contro l’Ucraina, dove ha sottolineato che “la nostra vittoria è un imperativo, deve diventare realtà”, e ha ringraziato le istituzioni e i Paesi Ue per l’impegno nel consegnare all’Ucraina “forniture vitali: armi, munizioni, attrezzature per l’energia“. E dopo l’intervento in aula ha incontrato i leader al Consiglio europeo, dove ha chiesto ulteriore collaborazione militare e ha svelato anche il presunto piano della Russia per sovvertire il governo di Chisinau e prendere il controllo della Moldavia.

L’intervento al Parlamento Ue – “Ringrazio tutti in Europa per il sostegno all’Ucraina in questa battaglia storica”, ha detto parlando a Bruxelles. “Ci stiamo difendendo dalla forza più antieuropea nel mondo moderno. Vi ringrazio perché stiamo difendendo un ideale tutti insieme. Dobbiamo tutti quanti batterci contro la mancanza di rispetto”, ha detto ancora Zelensky, secondo cui il Cremlino “vuole distruggere i valori europei”. “Quando lo Stato di diritto prevale, quando gli Stati tendono a tutelare delle società aperte, allora si realizza un’unione dei popoli nell’uguaglianza. Tra un popolo e un presidente c’è una sola barriera, le elezioni; questa è l’Europa, questo è il nostro stile di vita. Per l’Ucraina questa è la nostra casa, il percorso da compiere per tornare a casa”, ha spiegato Zelensky parlando all’Eurocamera. “Sono qui davanti a noi per difendere la casa del nostro popolo”. “Il destino dell’Europa non è mai dipeso dai politici, ma da ognuno di noi, ognuno di noi conta, ognuno di noi fa la sua parte, ognuno di noi può avere impatto sulla vittoria comune”, ha continuato, ringraziando “ogni villaggio” per il sostegno dato all’Ucraina. “Grazie a tutti in Europa per sostenere l’Ucraina in questa battaglia storica”, ha detto, aggiungendo che “oggi al Consiglio europeo potrò ringraziare tutti per il contributo a qualcosa che sembrava impossibile. L’Europa si sta liberando dalle dipendenze dalle energia fossili russe, si sta difendendo dalle infiltrazioni degli agenti russi. L’Ue per la prima volta ha inviato massicci aiuti militari e sta valutando positivamente le nostre riforme. L’Ucraina vincerà e diventerà membro dell’Ue. L’Ucraina e l’Ue hanno dimostrato di essere forti”, ha aggiunto, ringraziando “tutti in Europa per il sostegno all’Ucraina in questa battaglia storica”.

Metsola: “Gli Stati forniscano sistemi a lungo raggio e jet” – Sul cammino di adesione dell’Ucraina all’Unione europea, nei giorni scorsi l’Eurocamera aveva anche approvato a larga maggioranza una risoluzione per chiedere alla Commissione – quel giorno in visita a Kiev – di accelerare sull’iter. “Comprendiamo che state combattendo non solo per i vostri valori, ma anche per i nostri – ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel suo intervento alla plenaria straordinaria che ha preceduto quello di Zelensky -. Per quegli ideali che ci legano come sorelle e fratelli. Che ci rende, tutti, europei. Perché l’Ucraina è l’Europa e il futuro della tua nazione è nell’Unione Europea. Conosciamo il sacrificio che il vostro popolo ha sopportato per l’Europa e dobbiamo onorarlo non solo con le parole ma anche con i fatti: con la volontà politica di garantire scambi più facili e con un processo di adesione il più rapido possibile. Con fondi per il tuo popolo, con l’aiuto nella ricostruzione, con l’addestramento delle tue truppe. Con attrezzature militari e sistemi di difesa devi vincere”, ha aggiunto. “Voglio ripetere la promessa che ti ho fatto quando ci siamo incontrati a Kiev lo scorso aprile: ti sosteniamo. Eravamo con te allora, siamo con te adesso, saremo con te per tutto il tempo necessario. La libertà prevarrà. La pace regnerà. Vincerete“, ha detto Metsola, ricordando ancora una volta la necessità di garantire ulteriori aiuti per combattere. “Ora, gli Stati devono considerare, rapidamente, come passo successivo, fornire sistemi a lungo raggio e i jet necessari per proteggere la libertà che troppi hanno dato per scontata”. E al termine dei due interventi nell’aula sono risuonati l’inno dell’Ucraina e quello dell’Unione Europea.

Al Consiglio europeoZelensky è stato accolto dal presidente Charles Michel: “Sei un leader unico che ispira il mondo. Sappiamo i rischi che corri” per essere arrivato qui a Bruxelles e “apprezziamo” di averti qui, ha detto. Ai leader europei Zelensky ha spiegato che l’Ucraina sta “proteggendo l’Europa dal regime. Che vuole distruggere la libertà dell’Europa, che vuole essere una specie di leader autoritario nel nostro continente”. E ha insistito sulla necessità di ulteriori aiuti militari: “Voglio ringraziarvi perché avete capito quanto abbiamo bisogno di artiglieria, di carri armati, di missili a lungo raggio e di moderni jet da combattimento. Vi siamo molto grati per averci dato questo sostegno militare. Dobbiamo accelerare questa collaborazione renderla più rapida di fronte alla mobilitazione dell’aggressore. Siamo molto grati a tutti i Paesi Ue che capiscono che i nostri coraggiosi soldati stanno combattendo contro il terrore russo con il vostro sostegno, contro l’aggressione russa, non solo all’Ucraina ma all’Europa”. Poi ha ringraziato per “i pacchetti di sanzioni”. Se abbiano o meno “limitato il potenziale aggressivo russo“, però, “non lo sappiamo ancora – ha continuato -. Questo è solo l’inizio. Possiamo vedere che dobbiamo essere più proattivi“. Nel corso del suo intervento ha inoltre ricordato che la Russia “ha creato una minaccia di una catastrofe radioattiva in Europa” e per questo ha chiesto ulteriori misuri ai leader europei. “L’energia nucleare russa è ancora libera dalle sanzioni, pensate che sia giusto? C’è ancora molto da fare, ad esempio sanzioni contro l’industria dei droni”, ha aggiunto. Prima del suo intervento, mentre si è avvicinato per la foto di famiglia a Palazzo Europa con i leader dell’Ue prima di partecipare alla sessione del Consiglio europeo, il premier ungherese, Viktor Orban, è stato l’unico a non averlo applaudito. Dalle immagini sembra che Orban, il cui posto assegnato era proprio al centro dietro a Zelensky, sembra aver portato la mano al volto in segno di distrazione mentre il presidente ucraino si avvicinata. “Orbán non ha nemmeno la decenza di applaudire il leader di una nazione spazzata via dalla terra dalla Russia. Lo spirito del ’56 ha lasciato definitivamente il regime ungherese”, ha scritto su Twitter l’europarlamentare belga, Guy Verhofstadt.

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