Quasi 400 casi per 100mila abitanti, il doppio della media nazionale. E’ il primato italiano che pesa sulle spalle della Sardegna: i numeri in questione riguardano la sclerosi multipla, malattia cronica che colpisce il sistema nervoso centrale. Non solo: gli studi epidemiologici descrivono la Sardegna come una delle aree al mondo con maggiore incidenza e prevalenza della patologia che colpisce le persone in giovane età, soprattutto donne. La parte settentrionale della regione ha, inoltre, un alto tasso anche nell’età pediatrica, sotto i 18 anni. Perché ciò accada è ancora oggetto di studi e ricerche. In Sardegna i pazienti attualmente sono circa 7mila. La struttura principale è il Centro SM dell’ospedale Binaghi di Cagliari che assiste circa 5mila persone, le altre sono ancora nel capoluogo nel reparto di Neurologia e poi a Sassari e Nuoro.

In un convegno organizzato di recente dalla Clinica neurologica dell’ospedale di Sassari, guidata dal professor Paolo Solla, alcuni di questi dati sono stati riconfermati. Per quanto riguarda per esempio la sclerosi multipla pediatrica, si registra un’incidenza della patologia significativamente superiore rispetto a quella registrata in altre parti d’Italia e del mondo. “Di solito – fa notare Stefano Sotgiu, direttore della Neuropsichiatria infantile – parliamo di 5-10 casi per 100mila abitanti al di sotto dei 18 anni di età. Con i nostri studi abbiamo stimato, invece, che nel nord Sardegna questa è molto più alta”.

L’ultimo studio – datato 2021 e pubblicato su Developmental Medicine and Child Neurology – ha rilevato un incremento notevole della frequenza di sclerosi multipla pediatrica nell’area di Sassari e Olbia: 35,6 casi per 100mila abitanti in età evolutiva. Un balzo preoccupante considerato che lo studio precedente, datato 2016, mostrava già un andamento in crescita: si era passati da una prevalenza media della malattia registrata nel 2001 di 2,8 casi per 100mila abitanti in età pediatrica ad una di 26,9 nel 2012. “Nel nord Sardegna abbiamo il tasso più alto al mondo di sclerosi multipla ad esordio pediatrico – conferma Sotgiu –. La sclerosi multipla è definita pediatrica quando si manifesta prima dei 18 anni; e ciò avviene in circa il 5 per cento di tutti gli esordi di malattia. I pazienti non sono tanti, per cui la malattia resta comunque una patologia rara“. I bambini sono seguiti generalmente nei centri utilizzati anche dai pazienti adulti, con le loro problematiche di disabilità connesse ad una lunga storia di malattia. Ma dal 2011 a Sassari si è deciso che i bambini vengono diagnosticati e seguiti nella Neuropsichiatria infantile, sottolinea Sotgiu. “Con le disposizioni regionali, che riconoscono la nostra struttura come centro di riferimento pediatrico per questa patologia, possiamo prescrivere e somministrare ai piccoli in cura le terapie più innovative – conclude – È un caso unico in tutto il territorio nazionale e che va a vantaggio dei nostri piccoli pazienti”.

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