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Gina Lollobrigida, il medico contro l’ex marito Rigau: “Era incosciente da un paio di giorni, difficile che lui le abbia parlato prima che morisse”

Lo “spagnolo”, come lo ha ribattezzato Andrea Piazzola – il segretario factotum della Lollo, anche lui al centro di polemiche e inchieste giudiziarie – è infatti planato inaspettatamente a Roma presentandosi prima nella clinica dove l’attrice era ricoverata, poi presenziando alla camera ardente allestita in Campidoglio

di Francesco Canino

Nel giorno dei funerali di Gina Lollobrigida, scoppia l’ennesimo caso che ha per protagonista l’ex marito dell’attrice, Francisco Javier Rigau. Lo “spagnolo”, come lo ha ribattezzato Andrea Piazzola – il segretario factotum della Lollo, anche lui al centro di polemiche e inchieste giudiziarie – è infatti planato inaspettatamente a Roma presentandosi prima nella clinica dove l’attrice era ricoverata, poi presenziando alla camera ardente allestita in Campidoglio. “Non è questo il momento delle polemiche”, ha detto ai microfoni dei giornalisti. Ma sono proprio le sue parole ad aver innescato l’ennesima controversia che toglie spazio al giusto omaggio che la Lollobrigida meriterebbe.

Rigau ha infatti rivelato di essere arrivato a Roma in tempo per salutare per l’ultima volta l’ex moglie: “Sono arrivato in tempo per salutare Gina viva. Sono contento, anche lei. Lei era cosciente. Lo stesso è successo con il figlio e il nipote. Sono in pace, è partita tranquilla, con il figlio, con il nipote e con me“. Una ricostruzione che però stona con quanto raccontato da altri testimoni, secondo cui al momento del decesso nella stanza della Casa di Cura Pio XI c’era solo una delle amiche più intime dell’attrice. Dunque, appare improbabile che Rigau abbia potuto vedere la Lollobrigida ancora viva e soprattutto che è impossibile che lei fosse ancora cosciente. Lo dice Piazzolla al Corriere della Sera (“ho capito che Gina non avrebbe più aperto gli occhi e non aveva più senso per me stare lì”) e lo dice soprattutto Francesco Ruggiero, medico curante, cardiologo e amico di Gina Lollobrigida.

Intervistato a La vita in diretta, il dottore smentisce totalmente la ricostruzione di Rigau: “Sul fatto che si sia spenta serenamente questo lo voglio dire, effettivamente era già incosciente da almeno un paio di giorni; quindi, non si è accorta fortunatamente del trapasso finale. Io mi sono dovuto trattenere per una serie di incombenze sanitarie e amministrative che mi spettavano come curante e cardiologo”, ha spiegato Ruggiero. Poi, sempre ai microfoni di un inviato del programma di Alberto Matano, smentisce totalmente la versione dei fatti dell’ex marito della Lollo: “Il signor Rigau è arrivato circa un’ora e mezza dopo il decesso. Difficilmente posso immaginare che abbia avuto una discussione con Gina a quel punto. Nel momento preciso del decesso c’era solo un’amica stretta. Poi è sopraggiunto il figlio e poi io, dopo un quarto d’ora circa”. Non c’è bisogno di aggiungere altro, se non che Gina Lollobrigida meriterebbe di essere ricordata per il suo grande valore artistico più che per le beghe familiari.

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