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Taglie fuori dalla realtà, la denuncia di Carlotta Ferlito: “È frustrante. Tutti i corpi dovrebbero essere degnamente rappresentati”

Su TikTok la famosa ginnasta aveva già raccontato: "A 8 anni mi chiamavano 'grassa', 'maiale'. Poi ho rasentato la malattia. Molti di voi se ne sono accorti. Da settembre la cosa è degenerata e adesso, parlandone, sono in terapia, sto cercando di migliorarmi. Questo per dirvi soprattutto che non siete soli e, tra l'altro, non fatevi ingannare dalla forma fisica. Io per esempio soffro anche di episodi di binge eating, che non direste mai perché ho un fisico tonico e asciutto. Succede. Ne usciremo insieme, promesso"

di Paolo Aruffo

“Da un po’ di tempo faccio fatica a trovare vestiti che mi vadano bene”. A parlare è Carlotta Ferlito, la nota ginnasta nata a Catania 27 anni fa. Via Instagram Stories, la sportiva si è lamentata delle taglie poco inclusive che si trovano nei negozi. Quindi la ginnasta (conosciuta anche per la sua partecipazione al programma Ginnaste – Vite Parallele) ha spiegato: “Ora, so che nel mondo del fast fashion le taglie siano fatte alla cdc (alla ca**o di cane, ndr), ma oggi, durante la ricerca di un outfit preciso che devo usare per degli scatti è stato proprio frustrante constatare che per questo negozio la mia taglia, e quindi quella di tante ragazze come me, non sia per nulla contemplata“. Poi Ferlito, seguita su Instagram da 761mila persone, ha mostrato delle foto di alcuni indumenti che, nonostante fossero di taglia XS, le stavano grandi. Quindi ha sbottato: “Ora, a parte che sì, sono minuta, ma voglio dire, neanche deperita e 1.60 credo sia un’altezza media (?), ma comunque credo fermamente che tutti i corpi debbano essere degnamente rappresentati”. Quindi la domanda ai follower: “Voi che ne pensate?”. Noi di FQMagazine lo sapete bene cosa pensiamo. Neanche un mese fa, infatti, abbiamo iniziato ad occuparci di questo problema più nello specifico, guardandolo da diversi punti di vista: da quello social a quello prettamente relativo al mondo della moda. La conclusione è che le taglie di abbigliamento sono, di fatto, lontane dalla realtà e spesso le stesse case di moda e/o influencer, imprenditrici alimentano questo fenomeno che, fuor di retorica, ha radici profonde nella cultura e nella società in cui viviamo. Probabilmente non è un caso che proprio Carlotta Ferlito abbia parlato anche di disturbi del comportamento alimentare non molto tempo fa, su TikTok: “I miei disturbi cominciano da quando avevo tipo 8 anni. C’era un’allenatrice, che neanche era la mia, che mi disse: ‘Quanti biscotti hai mangiato stamattina? Perché non ne mangi di meno?’. Oppure una volta mi hanno pesato e pesavo 26.7 e la settimana successiva pesavo 27.6, probabilmente non ero andata al bagno quella mattina… mi avevano detto che dovevo dimagrire. Avevo 8 anni. Come questo episodio, potrei raccontarvene un milione, come quando mi chiamano grassa come un maiale. Prima delle Olimpiadi di Londra (2012, ndr) saltavo la cena. Tutte cose che sono passate ma nella testa non passano mai“. E infine aveva concluso: “Lo scorso anno ho perso molto peso per una mia cosa personale e mi vedevo meglio fisicamente e quindi ho fatto un’estate in cui ho rasentato la malattia. Molti di voi se ne sono accorti. Da settembre la cosa è degenerata e adesso, parlandone, sono in terapia, sto cercando di migliorarmi. Questo per dirvi soprattutto che non siete soli e, tra l’altro, non fatevi ingannare dalla forma fisica. Io per esempio soffro anche di episodi di binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata, ndr), che non direste mai perché ho un fisico tonico e asciutto. Succede. Ne usciremo insieme, promesso“.

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