“Non siamo disponibili a subire un peggioramento delle condizioni di vita e un arretramento sui diritti del lavoro. Il governo Meloni divide il mondo del lavoro, noi siamo per unirlo”. Queste le parole del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco di piazza Madonna di Loreto a Roma, per la manifestazione conclusiva dello sciopero generale di Cgil e Uil contro la manovra dell’esecutivo.
Landini ha bocciato le scelte portate avanti sul fisco, lo smantellamento del Reddito di cittadinanza e attaccato contro la volontà di “voler fare cassa su poveri, pensionati e sul salario dei lavoratori”: “Non c’è un intervento sugli extraprofitti. Questa è una follia, in un Paese dove profitti ed extraprofitti sono aumentati”.
Ma non solo. Perché per il numero uno della Cgil, al contrario, la manovra dell’esecutivo manda messaggi sbagliati sul piano della lotta all’evasione: “Siamo il Paese che in Europa evade più Iva, che a livello di corruzione e di lavoro nero è senza precedenti. E il governo pensa che la strada è quella dell’aumento del contante a 5mila euro? In realtà, c’è una scelta dietro: la volontà di non voler affrontare la lotta all’evasione fiscale. Il messaggio che viene mandato è ‘stringere l’occhio’ a chi pensa che si può continuare a non pagare le tasse. Questo è uno schiaffo a chi le tasse le paga“. Dal sindacato non sono mancate repliche contro chi, dall’esecutivo, ha parlato di ‘sciopero politico‘: ”Noi non cambiamo idea a seconda dei partiti di governo , le stesse richieste le abbiamo fatte a Conte, Draghi e Meloni perché questo è il nostro mestiere. E Meloni stia tranquilla, noi siamo gente che può durare a lungo, forti delle ragioni e del coraggio di metterci la faccia”. E ancora: “Vedo un peggioramento, con il governo Draghi avevamo ottenuto la decontribuzione del cuneo fiscale e un sostegno ai redditi bassi. Con il governo Meloni la decontribuzione è rimasta al 2%, i prelievi sugli extraprofitti sono diminuiti e ha introdotto voucher, flat tax e non combatte l’evasione fiscale. Non c’è continuità con il governo Draghi, ma un peggioramento”, ha continuato. In merito alla decisione della Cisl, invece, di non aderire allo sciopero, Landini ha concluso. “La rottura del fronte sindacale un regalo al governo? ‘Ho letto che anche la Cisl chiede tante modifiche, ma allora chiedetegli perché non gli va bene la manovra, ma poi manifestiamo solo noi. Ricordo che su pensioni, fisco e precarietà le piattaforme sono unitarie. Noi non siamo in piazza contro altri sindacati, ma per difendere i diritti dei lavoratori”.
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