Oltre 900 migranti hanno trovato un porto sicuro e stanno sbarcando in queste ore in Italia, abbandonando così il mare dove hanno rischiato la vita. La nave Geo Barents di Medici senza frontiere, dopo aver ricevuto il “place of safety” dall’Italia venerdì, è arrivata al porto di Salerno. E anche la Humanity 1, di Sos Humanity, è arrivata a Bari, sempre dopo il via libera dall’Italia. Intanto un peschereccio con a bordo 400 migranti è stato intercettato e soccorso al largo di Brancaleone: 200 persone stanno sbarcando a Reggio Calabria mentre altri 200 migranti saranno accompagnati a Messina.

Sono 261 i migranti arrivati a Bari a bordo della Humanity 1: soccorsi in mare nei giorni scorsi, alcuni, fa sapere Sos Humanity, presentano evidenti segni di tortura. Non ci sono malati o feriti gravi, ma in molti hanno comunque bisogno di cure mediche. Delle 261 persone a bordo, 40 sono donne, 28 adulte e 12 minorenni. In totale ci sono 93 minorenni, 67 dei quali non accompagnati; 23 bambini sotto i 14 anni, tre neonati. Sulla nave anche tre donne incinte. Molti dei migranti a bordo provengono da Camerun, Egitto, Siria, Costa d’Avorio.

Secondo fonti della Asl Bari, che hanno parlato con l’equipaggio a bordo, una delle donne incinte, sarebbe stata violentata per sette volte. Un’altra donna ha subito l’amputazione di un pezzo di orecchio mentre un’altra ancora ha segni di violenze sul seno.

A bordo della Geo Barents, attraccata al molo “3 gennaio” del porto di Salerno, invece ci sono 248 migranti tra i quali anche 84 minori, di cui 78 non accompagnati. L’imbarcazione di Medici Senza Frontiere proviene dalla Sicilia: le persone verranno fatte sbarcare e, dopo le procedure di identificazione i controlli sanitari, saranno trasferite nei centri di accoglienza. Questura, guardia di finanza, carabinieri e polizia locale, con 118, Asl, Usmaf, Croce rossa e Caritas stanno predisponendo le attività. I primi a sbarcare saranno i migranti che necessitano di cure. Poi toccherà ai minori non accompagnati e ai nuclei famigliari con bambini. Saranno sottoposti a tampone e poi agli altri accertamenti sanitari. All’interno del terminal crociere si svolgerà il fotosegnalamento per l’identificazione. Quindi a bordo di bus i migranti lasceranno il porto e saranno distribuiti in diversi centri di accoglienza d’Italia.

Intanto a Reggio Calabria sono cominciate le operazioni di sbarco nel molo di ponente di circa 200 migranti dei 400 a bordo del peschereccio intercettato e soccorso dalla Guardia costiera al largo di Brancaleone, lungo la fascia costiera reggina. La metà delle persone a bordo sbarcherà, appunto, in Calabria, mentre l’altra metà verrà accompagnata a Messina a bordo dello stesso rimorchiatore che ha trainato l’imbarcazione da Brancaleone. Al porto reggino i migranti riceveranno le prime cure dai volontari di Croce Rossa, protezione civile e Medici del mondo; presenti anche carabinieri e polizia di stato per l’identificazione e i controlli.

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