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X Factor 2022, i Santi Francesi vincono il talent: “Non ce l’aspettavamo, eravamo spaventati” – Il backstage esclusivo a FqMagazine

È stato il trionfo di Alessandro De Santis  e Mario Francese, ossia i Santi Francesi, che hanno battuto l'altra favorita Beatrice Quinta. Per il duo si apre un nuovo progetto discografico e un tour. A FqMagazine il backstage esclusivo del talent show di Sky, che ha rinnovato il contratto con Fremantle 

di Andrea Conti

Come da previsione i Santi Francesi hanno vinto a X Factor 2022, battendo l’altra favorita Beatrice Quinta, terzo posto per Linda e quarti i Tropea. Il duo, del roster di Rkomi, è composto da Alessandro De Santis (voce solista, chitarra e ukulele) e Mario Francese (cori, tastiere, synthesizer e basso elettrico). “Non ci aspettavamo questo risultato e abbiamo vissuto tutta questa esperienza alla giornata ed è per questo che abbiamo reagito in maniera ‘pacata’ alla vittoria. – è stato il commento a caldo dei Santi Francesi. – La cosa più interessante che ci ha insegnato Rkomi è quanto sia importante nel fare musica anche cambiare pelle, se lo si vuole fare. X Factor è stata una commistione di gusti e generi, che ci ha aiutato. Abbiamo imparato anche molto dai Tropea, che sono stati i musicisti più completi di questa edizione. Eravamo spaventati dall’idea di andare in tv, di essere microfonati, stare davanti ai giudici. Questa estate non eravamo convinti e avevamo una paura enorme fare questa esperienza. Alla fine siamo rimasti sorpresi per la grande libertà che abbiamo avuto per esprimerci. Non è stata la prima volta in tv per noi. Abbiamo fatto già ‘Amici 17’ con i The Jab. Ci sono state differenze di tempo, di età e di evoluzione artistica, come è normale. Eravamo piccoli, avevamo 18 anni. Si può partire male e fare male una esperienza, poi siamo cresciuti ed evoluti. Anche se non ce l’aspettavamo questa esperienza è stata più leggera del previsto”. Intanto lunedì 12 dicembre uscirà in digitale l’EP “In fieri” dei Santi Francesi, che raccoglie tre brani portati al talent show, tra cui la cover di “Creep”, e inediti, incluso“Spaccio” con la rock band Fast Animal and Slow Kids. Da venerdì 16 dicembre, il progetto discografico sarà disponibile anche nella versione fisica. Al via il 18 gennaio da Torino il primo tour nei club.

DIETRO LE QUINTE DI X FACTOR E IL LAVORO DI SQUADRA – Siamo entrati, in esclusiva, nel backstage tre ore prima della diretta per respirare l’aria di tecnici, concorrenti, giudici e autori nel grande giorno della Finale di X Factor, show Sky Original prodotto da Fremantle. Il talent ha rinnovato il contratto con la casa di produzione e tornerà anche il prossimo anno. Un lavoro collettivo che ha visto coinvolti un reparto audio-video di 50 persone, compresi i cameraman diretti dal regista Luigi Antonini. “Sin dalle Audition sono arrivati cantanti dalle personalità definite – ci racconta Antonini -. Poi le scelte dei giudici, l’andamento delle puntate hanno rispecchiato le tendenze rispetto alle classifiche musicali del momento. Abbiamo avuto la dimensione pop con Beatrice Quinta, l’eleganza dei Santi Francesi e gli Omini che hanno portato una ventata di aria fresca sul come fare musica. Mi diverto sempre a fare questo lavoro e quest’anno soprattutto nel raccontare le personalità differenti dei nostri cantanti. Non sono venuto qui a riprendere un lavoro fatto da altri, il nostro è un lavoro di squadra fatto non solo di regia ma anche di fotografia, produzione, messa in scena e ancora prima di costruzione dello show”.

“GRANDE COMPETIZIONE TRA I GIUDICI, DARGEN IL PIÙ TATTICO” – Pronta per il collegamento iniziale prima della diretta, la protagonista di Hot Factor, Paola Di Benedetto che ha tracciato un bilancio di questa edizione. “Dalla seconda puntata in poi Beatrice Quinta è esplosa e ad ogni sua uscita ha dimostrato di essere pronta per affrontare concerti e show completi. – ha affermato la conduttrice -. La puntata più movimentata è stata sicuramente la Semifinale che ha visto un accumulo di stress e tensione poi sfociato nel confronto diretto coi giudici. Qualcuno di loro ha giocato di strategie per vincere. Il più bravo in questo senso? Dargen D’Amico”.

“IL CAST È TORNATO AD ESSERE VIVO E VITALE” – A tracciare un bilancio finale è anche Eliana Guerra, showrunner del talent: “Questa è stata una edizione intensa, molto divertente e ho sentito di nuovo l’energia che mancava da tanto in questo show. I giudici si sono messi tutti in gioco e sono entrati veramente dentro lo spirito del programma. Abbiamo scherzato, litigato e discusso ed è avvenuto realmente. C’era il veterano Fedez, ma gli altri che non avevano mai fatto questa esperienza con il loro approccio ha dato tantissimo al programma. Il cast è tornato ad essere vivo e vitale, lo scorso anno era un cast figlio della pandemia e venivamo da un periodo orrendo. Il mood generale era grigio, nero triste. Quest’anno abbiamo trovato i ragazzi pieni di vita e cose da fare e con identità differenti e speciali”.

“I CANTANTI CIRCONDATI DAL PUBBLICO PROTAGONISTA” – Ci vogliono professionisti di primo piano per rendere uno show e una produzione di alto livello. Una boccata d’ossigeno per molti lavoratori dello spettacolo che hanno vissuto momenti difficilissimi a causa della pandemia e del blocco di show e concerti. Le coreografie di tutte le esibizioni hanno visto impegnati tutti reparti della produzione. Si parte dalle assegnazioni dei brani dei giudici e dal lavoro che il concorrente, insieme al proprio giudice e al produttore musicale, fanno parallelamente in studio. Naturalmente l’aspetto visivo e performativo sul palco sono ingredienti fondamentali per il percorso artistico dei cantanti. In queste settimane il weekend lo si dedicava all’ascolto dei brani per per mettere assieme le idee creative sviluppate poi dai vari reparti. Qui entrano in gioco Laccio&Shake (Modulo Project): “Nelle nostre creazioni il pubblico è tornato protagonista per invadere l’area importante attorno alla X di X Factor. – ci raccontano – Lo scorso anno c’erano i ballerini, ma stavolta abbiamo ideato uno spazio per spingere un po’ più sul pubblico. Per la finale le pedane laterali si ‘gettano’ sulle tribune. Abbiamo lavorato artisticamente dal pop al rock. Ci hanno stupito i Tropea perché sono partiti in sordina per poi crescere. Beatrice Quinta è energia all’ennesima potenza, Linda più emotiva e romantica. I Santi Francesi eleganti”. Il Corpo di ballo è composto da 10 ballerini fissi ma per alcune performance sono stati coinvolti anche 30 professionisti. Per la finale il corpo di ballo arriva a superare i 50 elementi tra ballerini e performer. Ogni giorno il Corpo di ballo ha provato 8 ore in studio.

UNA ESIBIZIONE SU MISURA PER OGNI CONCORRENTE – Il giorno delle prove generali, al mercoledì, è stato sempre dedicato alle esibizioni dei concorrenti per perfezionarle, grazie anche al supporto del direttore di palco Alessandro Voltolin e della coordinatrice della direzione artistica Pina Pitrone. Ogni performance ed esibizione è stata costruita, realizzata su misura per il concorrente in base alle richieste della direzione musicale, dei producer, del giudice e del concorrente stesso. Un lavoro artigianale che ha visto collaborare diversi settori dalla realizzazione delle scenografie agli attrezzisti e alla sartoria. Naturalmente per perfezionare le esibizioni hanno dato il loro contributo anche Ivan Pierri con un reparto luci di 20 persone per la finale, il direttore della scenografia Luigi Maresca con 30 persone coinvolte nel suo team. “Quest’anno l’idea di partenza era quella di riempire ogni situazione possibile e ogni spazio di pubblico – ci spiega Maresca -. Riportare sin dalle Audition la gente al centro così come il tavolo del giudici, avvolto dalle persone e il palco immersivo. La nostra priorità poi è stata anche mettere al centro i cantanti”.

“FOLLE E STIMOLANTE ESALTARE LO STILE DI BEATRICE QUINTA” – La sartoria è composta da 13 persone guidate da Maria Sabato con la stylist dei concorrenti Veronica Bergamini, le assistenti di reparto stile, le assistenti del reparto costumi, le sarte e due assistenti di produzione dedicate al reparto. Il reparto sartoria ha prodotto 100 look a puntata che per la Finale arrivano anche a 280. Oltre alla realizzazione dei costumi più classici, c’è un vero e proprio laboratorio specializzato nella costruzione di particolari strutture con materiali sperimentali, come la fibra elettroluminescente, oppure particolari specchi per utilizzo dei laser. Per la finale sono stati coinvolti anche brand importanti sia per gli outfit dei cantanti che per la realizzazione di particolare messe in scena grazie alla collaborazione dell’artista e designer multidisciplinare Jack Irving. Infine assieme al look lavora anche il reparto trucco e parrucco con più di 30 professionisti incaricati di perfezionare lo “style” dei concorrenti e ballerini. “L’obbiettivo con tutto il nostro team era creare un effetto ‘wow’ – ci rivela Maria -. Siamo partiti da suggestioni, incubi, spunti, idee surreali, dimensioni magiche che si sovrapponessero ai finalisti. Tutti e quattro così diversi ci hanno consentito di lavorare su strade diversi con un immaginario ricco di sperimentazione. Con Beatrice quinta abbiamo superato qualsiasi limite ed è stato stimolante e folle ‘comunicare’ con lei. Anche il lavoro con i Tropea e i Santi Francesi o con Linda con la sua giacca di specchi. Quest’anno siamo anche riusciti a sancire un matrimonio professionale riuscito con Jack Irving (collaborazioni importanti da Lady Gaga a Paris Hilton, ndr), dopo due anni di corteggiamento. Ci ha consentito di fare la differenza e integrare il nostro potenziale con il talento di Jack e il lavoro fatto per l’opening di quest’anno ne è stata la prova”.

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