Manovra del governo Meloni? Quello che mi preoccupa di più è quella piccola parte di finanziaria, cioè 10-12 miliardi, riservati al fisco, al reddito di cittadinanza, alla precarietà. Ragazzi, ma in questa manovra ci sono delle cose che fanno pensare che qui si sta prendendo una strada pericolosissima”. Così, a “Dimartedì” (La7), l’ex deputato di LeU Pier Luigi Bersani esordisce nella sua sferzante critica alla manovra finanziaria del governo Meloni, aggiungendo: “Adesso vien fuori questa cosa qui della detassazione delle mance. Ma vogliamo ridere? In Italia le mance si pagano cash, cosa vorrà dire detassare al 5% una cosa che fin qui non esiste? Vuol dire che ci infilo del nero o un pezzo del salario che non sviluppa contributi. Quindi, sto di nuovo precarizzando i camerieri”.

Bersani sottolinea: “I voucher, dopo 5 anni che sono stati introdotti, erano 158 milioni. Erano stati inseriti per il giardinaggio e li hanno usati poi alla grandissima per altro. Ragazzi, in Italia se dai da bere a un ubriaco non sei un buon oste. Io ho davvero paura per il paese. Adesso mi fanno questa detassazione al 5% sulle mance. Ma ragazzi, vogliamo ridere? A me vien da piangere invece. È una vergogna. Io conosco l’Italia, devi prenderla per il verso giusto. Non puoi incoraggiare le cose sbagliate”.

L’ex segretario dem poi ha un botta e risposta con Flavio Tosi di Forza Italia sugli insoddisfacenti provvedimenti varati dal governo Meloni per la piccola impresa: “Io ho sempre detto che la destra è quella lì. Adesso io sarò comunista, ma…”.
“Eh, lo sei”, commenta Tosi.
“Sì, sì. eh – risponde Bersani – Però, vedi Tosi, io sono figlio di un meccanico e i piccoli li conosco”.

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