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Emma Marrone: “Ho conservato il mio tessuto ovarico, spero di essere mamma senza bisogno di un uomo”

In una lunga intervista, in occasione dell'uscita del docufilm Sbagliata Ascendente Leone, esprime anche le proprie considerazioni sulla condizione femminile in Italia nel nostro Paese

di Gianpiero Pisanello

Emma Marrone affronta il tema della maternità e lo fa su Vanity Fair. In una lunga intervista, in occasione dell’uscita del docufilm Sbagliata Ascendente Leone, esprime anche le proprie considerazioni sulla condizione femminile in Italia nel nostro Paese. “Non siamo libere di gestire il nostro corpo e questa è una violenza – afferma la cantante salentina – viviamo in un Paese in cui una donna per avere un figlio da sola deve andare all’estero perché la fecondazione assistita non è prevista”. Poi continua: “Non puoi andare dal tuo ginecologo e chiedere il seme di un donatore perché vuoi un figlio, nemmeno quando hai 40 anni e sai benissimo che l’amore della tua vita non lo troverai presto. Quante donne perdono la fertilità a 40 anni per la leucemia e non c’è un medico che spiega loro la conservazione degli ovuli? E cosa ti rispondono? Se Dio non lo vuole, allora non va bene”.

Poi, ad un certo punto, arriva la confessione: “Io ho conservato il mio tessuto ovarico” e continua: “Mi infervoro su questi argomenti perché conosco tante donne che si sono dovute trasferire all’estero per concepire un figlio da sole. Perché qui bisogna essere costrette a fare un figlio solo con un uomo. In Italia – continua – un uomo studia e può raggiungere una posizione di potere, una donna fatica il doppio e viene messa in dubbio alla prima maternità. Questa, ripeto, è violenza”. Tra l’altro, nelle scorse ore, l’artista salentina aveva ironizzato sui social sulla sua condizione sentimentale: “È ufficiale: ora ci sono 8 miliardi di persone sulla Terra. Ce ne fosse uno che si fidanza con me”.

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