“Stanotte un Dassault Falcon è rientrato discretamente a Roma da Riad, emettendo 16,7 tonnellate di Co2“, ovvero le emissioni provocate dai “trasporti di una persona media in 6 anni“. Lo segnala su Twitter l’account Jet dei ricchi, sottolineando un altro aspetto: “Non conosciamo l’identità dei passeggeri, ma ieri Matteo Renzi era a Riad a parlare di pace con il cognato di Trump Jared Kushner“. Lo stesso profilo, noto sui social network per la battaglia contro l’inquinamento provocato dai jet privati, aveva già segnalato ieri (25 ottobre) “un Falcon Jet 2000 operato dalla società di chartering preferita da Renzi” che “viaggiava da Roma a Riyadh”.

Tutto sembra corrispondere con l’impegno del senatore di Italia Viva in Arabia Saudita, dove ha partecipato al FII Institute, la kermesse annuale organizzata dalla fondazione saudita legata alla famiglia reale di bin Salman nel cui board of trustees siede proprio l’ex premier, che riceverebbe una retribuzione annua che può arrivare agli 80mila dollari lordi. Renzi ha dialogato per un quarto d’ora con Jared Kushner, cognato dell’ex presidente americano, durante un panel su “pace e prosperità”.

Oggi invece lo stesso Renzi partecipa al voto di fiducia sul governo Meloni. Al Senato è previsto anche il suo intervento alle ore 17.30: lo hanno annunciato gli stessi canali social del leader di Italia Viva, specificando che il suo intervento sarà trasmesso in diretta. Gli impegni di Renzi sarebbero quindi compatibili con gli spostamenti denunciati da Jet dei ricchi. Non sarebbe d’altronde la prima volta, neanche la seconda o la terza, che l’ex premier usa un jet privato per spostarsi. Un’abitudine che già in campagna elettorale aveva sollevato più di una critica. E l’ultima presunta segnalazione risale a meno di una settimana fa, quando ha partecipato a un convegno a Cipro.

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