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La discoteca che si scalda (o si raffredda) grazie a chi balla o passeggia: ecco com’è il Glasgow SWG3

Come spiega la BBC il “calore” prodotto dai ballerini scatenati in pista, ma anche dai passeggiatori casuali del centro, viene convogliato attraverso fori presenti sulle pareti e sul pavimento del SWG3 in 12 serbatoi sotterranei che vanno a comporre un’enorme batteria termica

di Davide Turrini

Balla molto così scaldiamo (o rinfreschiamo) la disco. Potrebbe essere questo lo slogan di Glasgow SWG3, un enorme spazio ex industriale nella parte ovest della città scozzese. Il SWG3 si estende per diverse decine di metri quadri e possiede ampie piste da ballo, larghi spazi per concerti live indoor e outdoor, studi tv, sale lettura e bar. Ebbene i proprietari hanno recentemente portato a termine un innovativo sistema di auto riscaldamento (d’inverno) e auto rinfrescamento (d’estate). Si chiama BODYHEAT ed è stata inaugurato pubblicamente il 6 ottobre scorso. Il nuovo sistema di riscaldamento e raffreddamento termico è stato attivato in occasione di uno speciale evento di lancio, durante il quale, spiegano quelli di SWG3, è stato sfruttato per la prima volta il calore corporeo dei visitatori presenti nella sede: “Sullo sfondo del film Beautiful Sunday dell’artista Jacqueline Donachie, gli ospiti sono stati invitati a prendere parte a un’interpretazione molto speciale del famoso Slosh line dance, con il calore generato utilizzato per riscaldare e raffreddare il locale nei giorni e nelle settimane a venire”.

Come spiega la BBC il “calore” prodotto dai ballerini scatenati in pista, ma anche dai passeggiatori casuali del centro, viene convogliato attraverso fori presenti sulle pareti e sul pavimento del SWG3 in 12 serbatoi sotterranei che vanno a comporre un’enorme batteria termica che punta, ovviamente, all’obiettivo emissioni zero, se non addirittura al supporto verso le abitazioni e gli spazi limitrofi. I proprietari affermano che ciò consentirà loro di scollegare completamente le caldaie a gas della sede, riducendo le proprie emissioni di carbonio di circa 70 tonnellate di CO2 all’anno. David Townsend, fondatore della società di consulenza per l’energia geotermica TownRock Energy che ha progettato il sistema Bodyheat, ha dichiarato alla BBC: “Quando inizi a ballare, a ritmo medio su brani, che so, dei Rolling Stones o qualcosa del genere, potresti generare 250 W. Ma se hai un dl che pompa le linee di basso e fa saltare tutti, ognuno di noi può generare 500-600 W di energia termica”. L’installazione del sistema di riscaldamento e raffreddamento termico è stata costruita in 3 anni ed è costata poco più di 600.000 sterline. I proprietari dell’SWG3 calcolano un rientro dei costi, grazie al risparmio sulle bollette, in tre anni: “Se riusciamo a farlo funzionare qui in questo ambiente, non c’è motivo per cui non possiamo portarlo in altre sedi, non solo qui in Scozia e nel Regno Unito, in tutta Europa e oltre”.

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