La campagna elettorale in Brasile, in vista del ballottaggio del prossimo 30 ottobre, verte anche sul cannibalismo. Jair Bolsonaro è accusato dai sostenitori di Luiz Inácio Lula da Silva di avere “tendenze al cannibalismo”. Uno spot messo in rete da politici del Partito dei lavoratori rilancia un video del 2016 del presidente uscente, in cui spiega al New York Times che da giovane voleva partecipare a un rituale in Amazzonia, dove avrebbe “mangiato carne umana”. Alla fine non successe nulla di tutto questo, ha puntualizzato Bolsonaro, ma questo non è bastato per spegnere le polemiche. Il Tribunale superiore elettorale ha infine deciso di rimuovere lo spot televisivo.

Il presidente uscente ha poi tacciato Lula di opportunismo, perché lo spot televisivo sarebbe stato costruito dai suoi sostenitori ad hoc, tagliando le dichiarazioni del presidente con lo scopo di “intimidire la popolazione” in vista delle prossime elezioni. “Potrebbe mordermi” nel corso del prossimo dibattito televisivo, ha accusato Lula, a metà tra il serio e lo scherzoso. In risposta a queste dichiarazioni il capo dello stato ha spiegato di essere stato oggetto di attacchi per la spontaneità e la sincerità con cui parlò con la stampa nel 2016, respingendo totalmente le accuse. La polemica arriva pochi giorni dopo le accuse di Bolsonaro a Lula di essere sostenuto dalle chiese sataniste. Anche questa dichiarazione è circolata talmente tanto che lo stesso Lula ha dovuto smentire, precisando di essere “cattolico e cresimato”.

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