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Morta Franca Fendi, addio alla terza delle cinque sorelle della storica casa di moda romana

Assieme alle sorelle, Franca ha fatto la storia della moda Made in Italy, raccogliendo l'eredità dei genitori: fu infatti il padre, Edoardo Fendi, a fondare nel 1925 una bottega di pelletteria artigianale in via del Plebiscito

di Ilaria Mauri

È morta Franca Fendi, la terza delle cinque sorelle della storica maison di moda romana. Si è spenta nella notte, a 87 anni, a causa di un improvviso malore, nella sua casa di Roma, dove era nata nel 1935. A nulla sono serviti i tentativi di soccorso. Assieme alle sorelle, Franca ha fatto la storia della moda Made in Italy, raccogliendo l’eredità dei genitori: fu infatti il padre, Edoardo Fendi, a fondare nel 1925 una bottega di pelletteria artigianale in via del Plebiscito. Negli anni Sessanta il nome Fendi è già un’istituzione nella Capitale, dove si distingue per le sue borse di altissima qualità e le pellicce, all’epoca in gran voga: a tenere le redini degli affari è la signora Adele, moglie di Edoardo e imprenditrice lungimirante. Fu infatti lei a mandare, nel 1964, le sue cinque figlie in “missione” a Parigi, per incontrare l’allora giovane Karl Lagerfeld e convincerlo a prendere la direzione creativa del marchio per guidarne l’espansione, cosa che poi effettivamente ha fatto. Partendo proprio da quelle pellicce che tutta Roma faceva a gara ad accaparrarsi: con la sua visionarietà, Lagerfeld intuì che quel capo simbolo della nuova borghesia del secondo Dopoguerra, aveva bisogno di svecchiarsi per stare al passo con i tempi e le nuove tendenze del Sessantotto. Con grande lungimiranza, la famiglia Fendi gli diede carta bianca, imboccando così il viale del successo.

Le cinque sorelle sono state sempre molto unite nel raggiungere obiettivi comuni, nonostante i diversi caratteri: Paola, la maggiore e la più riservata, seguiva tutti gli aspetti tecnici dell’azienda, Franca, si è occupata dei negozi, Carla, soprannominata “la generalessa”, coordinava mentre Alda, la più giovane, era la responsabile delle vendite. Anna, infine, la creativa, passione che ha trasmesso a sua figlia Silvia, ora al timone della maison. Proprio questa divisione dei compiti, insieme all’aura della madre Adele e alla figura super partes di Lagerfeld, ha fatto sì che i contrasti e le divisioni passassero in secondo piano rispetto all’intento di fare dell’attività di famiglia una potenza – e un’eccellenza -mondiale della moda. Nel 1999 la cordata Prada-Bernard Arnault si interessò all’azienda e loro acconsentirono alla vendita del 51% della società, passata poi al gruppo Lvmh del solo Arnault. Oggi la direzione creativa è affidata a Kim Jones, che lo scorso settembre ha tenuto una colossale sfilata a New York in onore dell’iconica borsa Fendi baguette.

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