Chiusura in forte rialzo per il gas che, sul mercato di Amsterdam raggiunge i 207 euro al megawattora, in rialzo del 19% rispetto a ieri. Oltre alle tre perdite rilevate nei gasdotti Nord Stream pesano le dichiarazioni del colosso russo Gazprom secondo cui esiste il rischio che Mosca sanzioni Naftogaz, il gestore della rete ucraina. In tal caso la società non potrebbe effettuare i pagamenti di gas, che finiscono poi in Europa, mettendo a rischio i flussi. Secondo quanto ricostruisce l’agenzia Bloomberg citando fonti a conoscenza del dossier energetico italiano, il paese ha raggiunto un sufficiente livello di riempimento degli stoccaggi e di diversificazione delle forniture da consentirgli di superare senza gravi conseguenze l’inverno anche qualora la Russia dovesse interrompere completamente e all’improvviso l’invio di gas.

L’ aumento delle consegne di gas attese dall’Algeria e dall’Egitto sarebbe in grado di supplire al gas che attualmente il paese ancora riceve da Mosca. già ridotto dal 40 al 10% del totale nei mesi scorsi. Il piano dell’Italia è di tagliare il cordone ombelicale energetico dalla Russia entro il 2025 ma per riuscirsi deve aumentare la sua capacità di rigassificazione, innanzitutto con il nuovo impianto di Piombino in grado di assicurare 5 miliardi di metri cubi aggiuntivi che dovrebbe entrare in funzione nel 2023 ma che rischia di ritardare a causa delle opposizioni locali.

Secondo la ricostruzione di Bloomberg, l’Italia è uno dei paesi europei che sinora si è mosso meglio per garantire un’adeguata diversificazione delle forniture. Un portavoce del governo italiano ha rifiutato di commentare. Le esportazioni algerine di gas verso l’Italia raddoppieranno nel 2024 a 18 miliardi di metri cubi all’anno, mentre le importazioni di Gas liquefatto Ggnl) dall’Egitto saliranno su un livello tale da compensare l’attuale flusso dalla Russia.

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