Le immatricolazioni di veicoli elettrici ed ibridi nel nostro paese sono crollate del 23,39%. Lo scorso agosto le vetture vendute sono state meno di 5mila e la quota di mercato rimane ferma ad un modesto 7%. Motus-E, l’associazione che raccoglie tutti gli operatori della mobilità elettrica, segnala che nel mese di agosto le vendite di auto con possibilità di ricarica (somma di BEV, elettriche pure, e PHEV, veicoli ibridi plug-in) si sono attestate a sole 4.961 unità, a fronte delle 6.476 vendute nello stesso mese dello scorso anno, flessione appunto di oltre il 23%. In particolare, le auto elettriche pure registrano un calo di quasi il 30%, per un totale di 2.278 unità immatricolate. Le vendite delle ibride plug-in segnano una diminuzione del 17% (2.683 unità immatricolate). “L’Italia continua a fare peggio del resto d’Europa – scrive Motus-E -. Guardando ai dati di luglio 2022, la Germania ha immatricolato 28.868 veicoli BEV, +13,16% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. La Francia ha fatto registrare un aumento del 70%, l’Olanda del 19,6%. Cresce il mercato delle auto con la spina anche in Belgio, Regno Unito e Spagna”.

Più in generale, non solo in Italia, resta il problema degli elevati costi di queste vetture, difficilmente affrontabili soprattutto in un periodo di forte incertezza come quello attuale. I prezzi dell’elettricità, decuplicati rispetto ad un anno fa, riducono inoltre la convenienza rispetto alle auto tradizionali. Se queste dovessero essere bandite e se i costi non di ridurranno la macchina rischia di tornare ad essere un bene di lusso, riservato solo alle fasce di popolazione più abbienti.

La Francia ha da poco annunciato un nuovo piano per sussidiare l’acquisto di veicoli elettrici per le famiglie a basso reddito. Le rate mensili del finanziamento per l’acquisto non andrebbero oltre i 100 euro al mese, meno di quanto si spende in media per benzina e gasolio. Il governo offre inoltre uno sconto di 6mila euro per vetture fino a 47mila euro. In Francia la quota di auto elettriche è attualmente del 12%. Secondo Motus-E, da noi “gli incentivi sono ripartiti in ritardo, solo a metà maggio di quest’anno”, e sono troppo limitati. Il limite di prezzo per ottenerli è troppo basso, 35.000 euro, e sono escluse le flotte aziendali, un mercato molto ampio e che garantisce usato di qualità.

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