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Alex Jones, il complottista di estrema destra che negava Sandy Hook condannato a pagare 4 milioni di dollari

Lo ha deciso una giuria di Austin, in Texas, riconoscendo il fatto che per anni Jones ha ripetutamente insinuato che la sparatoria, in cui un ventenne uccise venti bambini e sei insegnanti a Newtown, fosse stata stata solo una messa in scena, ad opera di attori, mirata a galvanizzare i sostenitori di leggi più rigide sul possesso di armi

di F. Q.

Alex Jones, il fondatore del sito InfoWar, uno dei punti di riferimento del mondo complottista americano, è stato condannato a pagare un risarcimento di almeno 4,1 milioni di dollari ai genitori di un bambino di sei anni rimasto ucciso nella sparatoria alla scuola elementare di Sandy Hook, in Connecticut, in cui nel 2012 morirono 26 persone. Lo ha deciso una giuria di Austin, in Texas, riconoscendo il fatto che per anni Jones ha ripetutamente insinuato che la sparatoria, in cui un ventenne uccise venti bambini e sei insegnanti a Newtown, fosse stata stata solo una messa in scena, ad opera di attori, mirata a galvanizzare i sostenitori di leggi più rigide sul possesso di armi.

A citare in giudizio per diffamazione Jones e la sua società di media Free Speech Systems erano stati nell’ottobre 2021 Neil Heslin e Scarlett Lewis: dopo minacce di morte, molestie e stress psicologico provocati dalle dichiarazioni di Jones, i genitori del piccolo Jesse avevano fatto causa al conduttore per diffamazione e per aver inflitto intenzionalmente stress emotivo, chiedendo 150 milioni di dollari di danni. Da parte sua, Jones si è difeso con il suo legale che ha sostenuto che il ricorrente non aveva provato che le parole del conduttore avessero direttamente provocato le sue sofferenza ma la giuria ha dato ragione ai coniugi Heslin, condannandolo a pagare 4 milioni di dollari di risarcimento. Ora dovrebbe seguire un secondo processo, in cui Jones potrebbe dover pagare altri danni, se la sua condotta venisse giudicata particolarmente dannosa.

Il conduttore radiofonico, star dell’estrema destra americana, è ben noto per spacciare teorie del complotto nel suo show in radio: è, per esempio, un sostenitore dell’assurda teoria che il governo americano sarebbe dietro gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001. “Spero che qualsiasi altro giornalista che guardi e pensi che potrebbe diffamare una persona in questo modo veda che ci sono conseguenze. Multimilionarie”, ha detto l’avvocato del ricorrente Mark Bankston dopo la sentenza, come riporta il Nyt.

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