Per Assoutenti è “una misura elettorale che non risolve il problema delle enormi spese a carico dei cittadini sul fronte dei trasporti”. Tant’è: a fronte del caro energia e dell’inflazione galoppante il ministro del Lavoro Andrea Orlando e quello delle Infrastrutture Enrico Giovannini hanno finalmente firmato il decreto attuativo del bonus trasporti di 60 euro previsto dal decreto Aiuti approvato lo scorso maggio. E’ riservato agli utenti del trasporto pubblico che nel 2021 non abbiano superato i 35mila euro di reddito complessivo. La misura, operativa da settembre, avrà un costo di 79 milioni di euro e, secondo Giovannini, “coprirà un milione di abbonamenti”.

Il bonus – da richiedere sulla piattaforma al momento in fase di perfezionamento tramite Spid o Carta d’identità elettronica – sarà spendibile presso un solo gestore e potrà essere utilizzato entro il mese di emissione. Lo si potrà impiegare per acquistare abbonamenti annuali o mensili al trasporto locale, ma anche ai pullman extraurbani e al trasporto ferroviario regionale e nazionale, ma soltanto in seconda classe. Il ministro del Lavoro ha puntualizzato che “sono esclusi i servizi di prima classe, executive, business e le fasce più alte del trasporto ferroviario”.

In media, il costo di un abbonamento mensile si aggira intorno ai 35 euro, mentre gli annuali superano i 230 euro. A Napoli un ticket mensile costa 35 euro, uno annuale 235, a Roma il costo è di 35 euro al mese e 250 l’anno. Più care le città al Nord: a Milano un mensile costa 39 euro e un annuale 330, a Torino 38 e 310, a Venezia 37 e 370. Quindi, ottenendo il massimo dello sconto, un cittadino di Roma per 12 mesi anziché 250 euro ne spenderà 190 e uno di Napoli 170. Ugualmente, a Milano un annuale potrebbe arrivare a costare 270 euro, a Venezia 310, a Torino 250. Un intervento ben lontano da quelli decisi da altri paesi europei: in Spagna il governo guidato da Pedro Sanchez ha stabilito che per tre mesi abbonamenti e biglietti dei treni saranno gratis, mentre la Germania ha portato prezzi degli abbonamenti mensili per tutti i trasporti a 9 euro al mese per giugno, luglio e agosto.

“Siamo favorevoli a forme di aiuto per i cittadini volte ad affrontare la spesa legata ai trasporti pubblici, ma decisamente contrari a bonus a pioggia che non risolvono i problemi e appaiono più come ‘spot‘ in vista delle imminenti elezioni”, commenta il presidente di Assoutenti Furio Truzzi. “Su Tpl e traporto ferroviario servono altre misure e di tipo strutturale, partendo da una riduzione delle tariffe a carico degli utenti, un miglioramento e potenziamento del servizio e una deducibilità totale del costo degli abbonamenti, in modo da portare e benefici sul lungo termine e per una estesa platea di cittadini”. Il bonus rischia poi di trasformarsi “nel solito “click day” all’italiana, dove solo i più veloci riusciranno ad accaparrarsi i 60 euro, lasciando a bocca asciutta una vasta fetta di aventi diritto, senza considerare i problemi tecnici che tale procedura comporta, con i sistemi informatici che vanno puntualmente in tilt nel giorno in cui partono le prenotazioni”.

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