L’impennata di contagi in Europa, con la Francia che ieri ha registrato 200mila casi, impone una nuova riflessione sull’opportunità di offrire il vaccino anti Covid per la quarta volta anche agli under 79. “Stiamo assistendo a una nuova ondata di casi Covid19 in molti paesi in Ue poiché le varianti Omicron BA.4 e BA.5 sono altamente trasmissibili – ha detto Marco Cavaleri, responsabile della strategia per i vaccini dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) -. Anche le persone tra i 60 ei 79 anni e le persone vulnerabili dal punto di vista medico di qualsiasi età dovrebbero ricevere una seconda dose booster” di vaccino contro il Covid se i tassi di infezione aumentano”. E Omicron, con la sua sottovariante Ba.5, sta dimostrando di essere in grado di infettare con una velocità impressionante. La raccomandazione di aprile per le persone con più di 80 anni, ha aggiunto, “resta valida: dovrebbero ricevere un secondo vaccino di richiamo”.

Secondo booster e una prospettiva che era stata già ventilata dagli scienziati quello di far diventare il vaccino contro Sars Cov 2 annuale come per l’influenza. “A seconda dei dati che riceviamo, potremmo essere in grado di muoverci verso un quadro simile ai vaccini per l’influenza, che non richiede la presentazione dei dati clinici prima dell’approvazione dell’aggiornamento annuale. Le discussioni tra gli esperti sono in corso – ha spiegato Cavaleri – Avremo bisogno di una evidenza reale per comprendere l’impatto che l’aggiornamento dei vaccini ha sulla protezione delle persone dal contagio e dall’evoluzione grave della malattia in autunno e in inverno, e quanto tempo potrebbe durare” la copertura. Ovviamente si guarda al futuro e ai vaccini aggiornati. “I dati preliminari degli studi clinici indicano che i vaccini adattati mRna che incorporano un ceppo variante Omicron possono aumentare ed estendere la protezione se usati come booster”.

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