Niente da fare, non si ferma. Sale ancora il prezzo della benzina che, anche in modalità self service, supera ormai in media i 2 euro al litro. In base ai dati aggiornati alle 8 di ieri 8 giugno, si posiziona a 2,009 euro/litro (1,985 il valore precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,998 e 2,033 euro/litro (no logo 1,998). Il prezzo medio del gasolio self si porta a 1,924 euro/litro (contro 1,896), con le compagnie tra 1,922 e 1,945 euro/litro (no logo 1,908). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato aumenta a 2,134 euro/litro (2,118 il valore precedente).
I prezzi praticati del Gpl vanno da 0,833 a 0,851 euro/litro (no logo 0,823). Infine, il prezzo medio del metano auto si colloca tra 1,720 e 1,931 (no logo 1,781).

Incidono soprattutto i nuovi rincari del petrolio, salito di un altro 3,3% nell’ultima settimana a oltre 123 dollari al barile (+ 71% in un anno). Giusto però ricordare che il greggio incide per circa il 60% mentre il resto sono tasse (accise e iva). Lo scorso ha ridotto le accise di 30 centesimi (con una piccola riduzione anche per l’Iva che si calcola su prezzo industriale più accise) per calmierare i prezzi fino al prossimo 8 luglio. La scorsa settimana la sottosegretaria all’Economia Maria Cecilia Guerra ha affermato che “è molto probabile che il governo interverrà nuovamente”. Oggi il Pd ha presentato un emendamento al Dl aiuti per fissare un tetto al prezzo dei carburanti per due mesi pensato per chi lavora e anche per chi viaggerà quest’ estate “in ragione degli eccezionali aumenti”. Il testo prevede che un Dpcm, su proposta del Ministro della transizione ecologica, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, definisca “per i successivi sessanta giorni, un prezzo massimo per la vendita dei carburanti, secondo modalità e criteri definiti con decreto del Ministro della transizione ecologica da emanare entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”. “Un’ eventuale proroga dello sconto sui carburanti “dipende da quale sarà la situazione economica e finanziaria. E’ difficile fare previsioni. Vedremo quale sarà l’andamento. L’aumento attuale dei prezzi è dovuto a un aumento del costo del greggio”, ha detto ieri il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

In un Paese come l’Italia dove l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento record dei prezzi di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa di consumatori, rileva la Coldiretti in riferimento al balzo record del costo dei carburanti. “Il nuovo record dei prezzi dei carburanti – sottolinea l’organizzazione agricola – si trasferisce sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli energetici. A subire gli effetti è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei costi per frutta e verdura”.

Il problema non è certo solo italiano. Il prezzo della benzina nella città di New York è arrivato a cinque dollari a gallone (circa 3,78 litri). Lo scrive Cbs News specificando che la cifra è stata persino superata in altri 16 stati americani e che presto sarà la media nazionale. Secondo GusBaddy, servizio che monitora il prezzo della benzina, in alcune stazioni della California il costo per un gallone di benzina ha superato il salario minimo federale di 7,25 dollari mentre in Oregon sono stati sfiorati i 7,40 dollari.

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