Trenta persone sono state uccise in un attacco jihadista nel nord-est della Nigeria, vicino al confine con il Ciad: l’azione, riportano due leader dei miliziani, è stata compiuta sabato come rappresaglia a un raid dell’esercito, nel villaggio Mudu dello Stato di Borno, dai jihadisti dell’organizzazione dello Stato islamico in Africa occidentale (Iswap). La notizia è arrivata solo ieri alle autorità a causa delle difficoltà nella rete di telecomunicazioni della regione, visto che i jihadisti hanno distrutto diversi ripetitori.

Le 30 vittime dell’attacco, ha riferito la polizia, erano “lavoratori di rottami metallici che erano nella zona alla ricerca di veicoli bruciati, numerosi nei villaggi del Borno settentrionale a causa degli attacchi terroristici“. Le forze dell’ordine hanno poi riferito che erano arrivati a piedi dai campi per sfollati della città di Rann, che dista 80 chilomentri da Mudu. Per Iswap i trafficanti di rottami avrebbero informato le milizie della loro posizione nella regione. Nelle scorse settimane l’esercito nigeriano aveva effettuato con successo raid terrestri e aerei contro l’Iswap e i combattenti rivali di Boko Haram, uccidendo molti comandanti jihadisti.

Articolo Precedente

“Putin non può rilanciare l’offensiva. Zelensky chiude a cessioni di territori? Non guarda in faccia la realtà. Per un negoziato serio l’Italia non basta: servono i pesi massimi”: intervista al generale Tricarico

next
Articolo Successivo

La Cina chiede un ‘canale verde’ per il grano ucraino. L’Ue: “Il blocco di Mosca è un ricatto”. Primo treno con un carico arrivato in Lituania

next