Parliamo di consumi energetici, argomento particolarmente dibattuto negli ultimi mesi, sottolineando l’importanza della sostenibilità e della qualità della vita dei cittadini.

La linea seguita dai governi in Europa mira a una indipendenza dai grandi produttori di risorse inquinanti, puntando così alla transizione energetica, con emissioni zero entro il 2050, come indicato dalla legge europea sul clima.

Il Governo di Mario Draghi ha già agito in tal senso, prorogando le misure sulla riqualificazione energetica, con detrazioni fino al 31 dicembre 2024; l’obiettivo è chiaro: incentivare la riconversione degli impianti termici o energetici di cittadini e di imprese.

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La posizione del Ministero della Transizione Ecologica

In Italia, ci si è sempre concentrati sull’importanza di un piano energetico nazionale; nel 2021, è stato istituito un Ministero della Transizione Ecologica che vigila sull’ente Enea, facendo maggiore chiarezza su quali sono gli interventi edilizi e non da compiere, per attuare la riqualificazione.

La riqualificazione energetica in Italia: in cosa consiste?

Ma cosa si intende con riqualificazione energetica?

Si tratta di considerare e predisporre una serie di interventi edilizi e non, funzionali e strutturali, su un edificio per:

  • Ridurre il più possibile le emissioni inquinanti.
  • Abbassare i consumi.
  • Massimizzare il rendimento energetico.

Per far sì che ciò avvenga, la Legge di Bilancio prevede agevolazioni e benefici per famiglie e imprese.

Quali sono i vantaggi?

Riassumendo, gli interventi di riqualificazione energetica sono vantaggiosi perché:

  • finanziati;
  • ecosostenibili;
  • salutari;
  • acceleratori dell’economia e delle imprese italiane.

Ma anche l’occhio vuole la sua parte; già, i nuovi impianti (ad esempio, quello solare termico) sono sempre più personalizzabili, a seconda della struttura architettonica, dello stile e, quindi, del decoro.

Le agevolazioni fiscali per la transizione energetica

Le agevolazioni previste per questi lavori consistono in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires e sono attuate quando si svolgono lavori che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici.

Le detrazioni sono previste per lavori di:

  • riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
  • ottimizzazione termica dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi);
  • installazione di pannelli solari;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

La riqualificazione energetica globale: cosa dice l’Enea

L’ente Enea afferma che la categoria degli “Interventi di riqualificazione energeticaglobale racchiude qualsiasi intervento che incida sulla prestazione energetica dell’edificio. Perciò, si ritengono agevolabili i seguenti macro-interventi:

  • Interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.
  • Impianti di cogenerazione, trigenerazione, allaccio alla rete di teleriscaldamento, collettori solari termici.
  • Interventi di coibentazione delle strutture opache e di sostituzione delle finestre comprensive di infissi.

Gli altri lavori detraibili

La detrazione spetta anche in caso di:

  • Acquisto e posa in opera di schermature solari.
  • Acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
  • Acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative.
  • Acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori.
  • Acquisto di generatori d’aria calda a condensazione; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione.

Ricordiamo, infine, che in questo 2022, si stanno impiegando impianti di ultima generazione come il solare termico a circolazione naturale, il riscaldamento a pavimento e le caldaie di ultima generazione.

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