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Giorgia Soleri: “Nessuno dice a Chiara Ferragni ‘sei una santa che stai accanto a un uomo malato’. Damiano invece viene santificato. L’amore è sostenersi, a prescindere dall’essere uomo o donna”

"Non voglio sminuire la sua figura, ma sta facendo quello che qualunque persona che ama farebbe. Queste donne hanno fatto il possibile perché in meno di un anno venisse presentata la proposta di legge e alla fine è passato il messaggio: Damiano in Senato, Damiano alla Camera", ha detto la compagna del leader dei Maneskin

di Francesco Canino

Non ho mai chiesto a Damiano di prendere parte a questa battaglia. Lo ha fatto spontaneamente e lo apprezzo moltissimo, ma se avesse preferito restarne fuori, non gliene avrei fatto una colpa”. È una confessione inaspettata e molto sincera quella di Giorgia Soleri, la modella e influencer fidanzata con Damiano David dei Mäneskin, in prima linea da tempo per sensibilizzare sul tema della vulvodinia, tanto che poche settimane fa ha partecipato alla conferenza stampa alla Camera dei deputati per presentare la proposta di legge per il riconoscimento di queste patologie. Al suo fianco c’era anche il compagno e questo ha accesso ancora più interesse sul tema, vista l’enorme popolarità del cantante, ma ha innescato anche alcune polemiche pretestuose.

LA SOLERI, LA MALATTIA E IL SUPPORTO DI DAMIANO
Giorgia Soleri parla FanPage e nell’intervista per il lancio del suo libro di poesie c’è anche spazio per la battaglia contro la malattia di cui soffre da anni, l’impegno civile e anche il supporto attivo che Damiano le sta dando. E non mancano alcune stoccate ai media e a come è stato trattato il tema in queste settimane: “Non voglio sminuire la sua figura, ma sta facendo quello che qualunque persona che ama farebbe. Queste donne hanno fatto il possibile perché in meno di un anno venisse presentata la proposta di legge e alla fine è passato il messaggio: Damiano in Senato, Damiano alla Camera”, spiega. Poi risponde alle critiche di alcune femministe: “Sono stata accusata perché in parlamento ho ammesso di essere stata aiutata economicamente dalla mia famiglia e dal mio compagno per le cure costose che la malattia comporta. Secondo alcuni questo non è “da femminista”. Non si rendono conto di quanto sia umiliante dover chiedere i soldi per curarsi. Io sono privilegiata perché ho chi può aiutarmi (se non mi supporta chi mi ama, allora chi?), ma se ero lì è proprio per chi questo privilegio non ce l’ha”. La proposta di legge dovrebbe essere calendarizzata entro poche settimane.

L’INCONTRO CON FEDEZ E LA FERRAGNI
Nell’intervista la modella e influencer ha parlato anche dell’incontro avvenuto qualche settimana fa con Fedez e Chiara Ferragni, non è scesa nei dettagli ma ha rivelato che durante la serata hanno parlato anche della malattia. “È una cosa talmente intima e personale che per rispetto nei confronti di Federico preferisco non entrare nel dettaglio“, precisa. E poi apre un’interessante riflessione sul ruolo della donna: “Nessuno ha detto a Chiara ‘Che brava, sei una santa che stai al fianco ad un uomo malato‘, cosa che invece Damiano si sente dire ogni giorno. Diamo per scontato che le donne abbiano un ruolo di “cura” all’interno della famiglia. Chiara è una compagna incredibile ed è stata un’ancora per Federico in un momento di difficoltà, come anche Damiano è stato per me. Però lui viene santificato, lei no”. E aggiunge rispetto a quanto la malattia possa incidere su un rapporto di coppia: “L’amore è sostenersi a vicenda, a prescindere dall’essere uomo o donna. Gli sono immensamente grata per la persona che è, ma non voglio sentirmi grata perché non mi ha abbandonata per via della malattia“.

LA DIPENDENZA AFFETTIVA
Ma la Soleri si è racconta ieri pomeriggio anche a Serena Bortone, nel salotto di Oggi è un altro giorno, e nel faccia a faccia ha parlato di alcuni degli argomenti che tratta nel suo libro La signorina nessuno, una raccolta di poesie divisa in sei sezioni che narrano di fatto la sua storia, dall’aborto al femminismo. Le montagne russe della vita, gioie ma anche situazioni dolorose come la dipendenza affettiva. “È il bisogno malsano dell’altro, in cui c’è tanto amore tranne quello per me stessa”, ha ammesso. “Poi sono passata attraverso una perdita e quando soffri di dipendenza affettiva, se perdi l’altro perdi anche te. C’è stato un momento di abisso, da cui sono risalita grazie al contatto con l’altro, alla fisicità. E poi c’è stato un momento di evoluzione e di liberazione, in cui torna l’amore. Ma è un amore bello, perché c’è anche l’amore per me stessa”.

IL RAPPORTO DI GIORGIA SOLERI CON I GENITORI
Alla Bortone ha poi raccontato del rapporto con i genitori, cui ha voluto dedicare il libro (“A mia mamma che avrebbe sempre voluto scrivere un libro di poesie e a mio padre che non ne ha mai letta una”). “Mia madre ha avuto tre volte il cancro e li ha sconfitti tutti“, ha rivelato parlando di mamma Loredana, che definisce il suo esempio più grande, la donna che le ha donato la forza e il coraggio per affrontare ogni difficoltà nella vita. Più complesso invece il rapporto con il padre, rispetto al quale spiega: “Non l’ho ancora perdonato, perché la rabbia è tanta, ma mi sono resa conto che la colpa non è solo sua”. Il riferimento è al divorzio dei genitori, che si sono lasciati da tempo. “Ho provato rabbia nei confronti di quello che al momento mi sembrava il colpevole. Mio papà non stava bene, aveva dei problemi a livello psicologico e io l’ho sempre visto come il carnefice. Invece ho imparato che anche chi ci ferisce a volte è vittima”.

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