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“I Coldplay? “Utili idioti del greenwashing”: la polemica ambientalista travolge la band di Chris Martin. Ecco perché

Lo ha riportato il Guardian che è andato a spulciare i post e i tweet dei profili social della band britannica rea di aver accettato nientemeno che un contratto di sponsorizzazione da una società petrolifera finlandese. Il contratto firmato con la Neste prevede il dimezzamento delle emissioni inquinanti della band durante il loro prossimo tour ma secondo il Transport and Environment Campaign Group le cose non stanno realmente così

di Davide Turrini

In my place, in my place, were lines that couldn’t change” cantava Chris Martin qualche anno fa. E infatti a certi livelli artistici tanto i ribelli non si riesce più a fare. Già, perché nelle scorse ore i Coldplay sono stati addirittura definiti “utili idioti del greenwashing”. Lo ha riportato il Guardian che è andato a spulciare i post e i tweet dei profili social della band britannica rea di aver accettato nientemeno che un contratto di sponsorizzazione da una società petrolifera finlandese. Il contratto firmato con la Neste prevede il dimezzamento delle emissioni inquinanti della band durante il loro prossimo tour. In pratica durante le date mondiali del Music of the spheres verrà costruita di volta in volta una pista da ballo ad energia cinetiche e altri accorgimenti ecologici per avere metà emissioni inquinanti rispetto ad un normale concerto della band. Ebbene, iniziativa lodevole ma a parecchie associazioni ambientaliste che bazzicano le alte “sfere” artistiche la scelta dei Coldplay non è andata proprio a genio. Carlos Calvo Ambel, direttore del Transport and Environment Campaign Group (T&E), ha fatto sapere che “Neste sta usando cinicamente i Coldplay per ripulire la sua reputazione. Neste è una società che esercita una deforestazione che farebbe impallidire Chris Martin e i suoi fan. Ma non è troppo tardi: che abbandonino subito la partnership con Neste e si concentrino invece su soluzioni alternative e veramente pulite”. Nel mirino della protesta ci sarebbe proprio una specifica attività di deforestazione da parte di Neste di almeno 10mila ettari, ad oggi, di foresta tra l’Indonesia e Malesia tra il 2019 e il 2020 per ottenere olio di palma. L’azienda finlandese si dichiara tra l’altro il più grande produttore mondiale di biocarburanti sostenibili e questa “qualifica” avrebbe attirato l’attenzione di Martin&Co. che avevano annunciato recentemente alla BBC che avrebbero contribuito anche loro alla riduzione di emissione tossiche e inquinanti per salvare il pianeta terra. Ma non finisce qui. Perché la protesta anti sponsorizzazione apparentemente ecologica ai Coldplay è finita tre le grinfie dei social e per la band inglese sono stati dolori. Tanti i tweet in cui si contesta la scelta dei Coldplay c’è addirittura c’è chi li ha definiti “utili idioti per il greenwashing”. Come riporta ancora il Guardian, il tour dei Coldplay era stato già criticato nell’ambito delle scelte ecologiche quando il gruppo di Chris Martin aveva accettato una collaborazione di BMW per fornire 40 batterie ricaricabili per veicoli elettrici da usufruire durante gli spettacoli. A tal proposito, Eoin Dubsky, manager di Sum of us aveva esplicitamente affermato: “I Coldplay sono stati presi in giro. BMW sta facendo pressioni per impedire alla UE di fissare una scadenza del 2035 per i veicoli solo a emissioni zero e sono stati in grado di utilizzare i Coldplay”.

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