“Nella borsa c’erano anche gli orecchini della mia mamma defunta. Ho perso soldi, oggetti di valore ma soprattutto qualcosa che per me aveva un valore affettivo inestimabile. Un’esperienza terribile che mi rovina il ricordo dell’Italia. Non penso tornerò più”: sono le parole di Selina Lim, 52enne di Singapore, che al Giorno ha raccontato di esser stata rapinata per un valore complessivo di 8mila euro alla stazione centrale di Milano, dopo aver passato alcuni giorni di vacanza in città.

“Io e mio marito eravamo nell’area toilette della stazione centrale. C’era una donna che ci osservava e che poi abbiamo rivisto sulla scala mobile” ha raccontato la vittima, che stava cercando il posteggio dei taxi. La donna si è poi offerta di accompagnare la coppia, facendosi affiancare da una complice: la prima signora “cercava di distrarre mio marito”, mentre l’altra “si è frapposta tra noi due”. “Io ho visto i taxi di fronte all’entrata ma loro insistevano per accompagnarci a un’altra uscita, sul retro” ha continuato Lim. “Poi si sono allontanate immediatamente. Solo una volta sul taxi mi sono accorta che la mia borsa era aperta e che il portafoglio era sparito”. Dentro c’erano 1.500 dollari, 500 euro, 400 dollari di Singapore (quasi 300 euro), carte di credito, patente di guida. Oltre agli orecchini della madre, da quasi 3.500 euro, che la turista teneva nel portafoglio sempre con sé, e una catenina da 1.580 euro che aveva comprato a Parigi. Da aggiungere anche il valore del portafoglio firmato Prada: oltre 1.000 euro.

“Sono andata subito in questura, dove ho presentato denuncia di furto. C’erano altre persone in coda, che erano state preda dei borseggiatori: tra loro anche giovani che studiano in città. Trovo che gli italiani siano persone meravigliose ma purtroppo c’è qualcuno che rovina l’immagine del paese, rendendo le città insicure. Mi dispiace tanto per la conclusione amara di questa vacanza”.

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