“Tutti i profughi vengono qui con la speranza di tornare in Ucraina, cosa che tutti ci auguriamo. L’accoglienza dell’Italia è stata al massimo degli sforzi possibile, in linea con quella dell’Ue. Ci sono stati impegni molto attivi anche nelle scuole. Non sappiamo quanto durerà, occorre pensare ad altri strumenti di accoglienza”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rispondendo agli studenti delle scuole ambasciatrici del Parlamento Europeo.
“Vi è stata un’ammirevole solidarietà: la prima domenica dopo la guerra sono andato nella Chiesa ucraina a Roma e c’era un flusso continuo di aiuti. Ma ancora più importante è stato l’impegno al livello europeo. La Polonia ne ha milioni e non si possono lasciare soli questi Paesi di confine. L’Ucraina sta soffrendo: la stiamo aiutando nella resistenza, ma anche con gli aiuti e con la solidarietà”.

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