Chiusa (per ora) la partita interna, per Emmanuel Macron si riapre ora il fronte internazionale. E innanzitutto il processo di dialogo interrotto tra Ucraina e Russia. Per questo viene letto come un segnale significativo, in un momento di stasi dei colloqui di pace, il messaggio di Vladimir Putin nei confronti del presidente della Repubblica francese. Il testo, molto scarno, recita: “Vi auguro sinceramente successo nella vostra azione pubblica e anche buona salute e prosperità”, ha scritto Putin. Il primo a congratularsi era stato il presidente dell’Ucraina Voldymyr Zelensky. Che, poco dopo la diffusione dei risultati elettorali la sera del 24 aprile, su Twitter ha scritto: “Felicitazioni a Emmanuel Macron, un vero amico dell’Ucraina”. E ha aggiunto: “Gli auguro nuovi successi per il bene del popolo francese. Apprezzo il suo sostegno e sono convinto che insieme avanzeremo verso nuove vittorie comuni. Verso un’Europa forte e unita”.

Macron fin dall’inizio della sua mediazione, durante la presidenza francese del consiglio europeo, aveva spinto sulla necessità di dialogo con la Russia vicina. E aveva cercato di tenere aperto un varco. Anche se a chiuderlo e ad alzare la tensione era stato proprio il presidente russo, che più di una volta, dopo i colloqui telefonici avuti con l’omologo francese, aveva poi smentito propositi di apertura. L’ultimo segnale dal neo rieletto presidente della Francia è arrivato però proprio alla vigilia del ballottaggio: intervistato da alcuni giornali (tra cui il Corriere della sera), ha infatti dichiarato che bisogna “insistere a parlare con Putin anche se è molto duro, anche se è talvolta inefficace per preparare la pace”. Altrimenti “saranno i non europei a costruire la pace in Europa”. Quindi ha ribadito che la strategia diplomatica dev’essere quella di “continuare a inviare armi per aiutare al massimo gli ucraini”, ma tenendo “una linea rossa, che è quella di non entrare nella cobelligeranza“. E “parlare ai nostri partner, nel Golfo, in India, in Cina, per evitare una frattura del mondo“.

Al ruolo di Macron guardano Putin e Zelensky, ma anche tutta la dirigenza europea. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è stato il primo leader straniero a chiamare il presidente Emmanuel Macron. “Il Cancelliere federale e il presidente Macron hanno confermato la loro intenzione di continuare lo stretto e fiducioso rapporto tra Germania e Francia, anche in vista delle sfide attuali come la guerra di aggressione russa in Ucraina”, ha affermato l’ufficio di Scholz in una nota aggiungendo che Scholz e Macron hanno deciso di incontrarsi “il prima possibile”.

Sono poi decine i messaggi inviati dai leader Ue per la rielezione di Macron. “Un caloroso ‘bravo’ caro Emmanuel Macron”, ha scritto su Twitter Charles Michel, presidente del consiglio Ue. “In questo periodo tormentato abbiamo bisogno di un’Europa solida e di una Francia impegnata nella maniera più assoluta per una Ue più sovrana e più strategica. Possiamo contare sulla Francia per altri 5 anni”. La presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen poco dopo si è associata: “Caro Emmanuel Macron, tutte le mie congratulazioni per la sua rielezione alla presidenza della Repubblica”, ha scritto sempre su Twitter. “Non vedo l’ora di continuare la nostra eccellente collaborazione. Insieme, faremo avanzare la Francia e l’Europa”. Nella notte sono arrivati poi i complimenti del presidente Usa Joe Biden, dicendo che i loro due Paesi continueranno a cooperare per “difendere la democrazia”. “Non vedo l’ora di continuare la nostra stretta cooperazione, in particolare per sostenere l’Ucraina, difendere la democrazia e contrastare il cambiamento climatico”, ha twittato Biden definendo la Francia un “partner chiave“.

L’ambasciatore Pietro Benassi, Rappresentante permanente dell’Italia presso l’Ue, ha festeggiato il risultato del voto francese e lo ha associato alla vittoria di Robert Golob in Slovenia. “Il voto di ieri ci consegna due Paesi che intendono proseguire nel percorso nel percorso di integrazione europea”, ha dichiarato. “Per chi all’Europa crede, e siamo molti e io sicuramente ci credo, quella di ieri è stata una giornata che ci dà molte indicazioni positive e molto di speranza in un momento non facile. C’è bisogno essenziale di personalità e di Paesi che credono al processo di integrazione. La giornata di ieri ci dice che il processo continua e siamo molto lieti che sia così”.

Infine, per il premier britannico Boris Johnson “la rielezione di Macron è molto importante” anche perché garantisce la continuità con una leadership su cui gli alleati occidentali “possono contare” di fronte a questioni di politica internazionali come l’invasione russa dell’Ucraina. “Non è corretto commentare le elezioni di un Paese amico – ha premesso BoJo -, ma posso sottolineare come molto, molto importante il fatto che con Emmanuel siamo stati capaci di lavorare a stretto contatto sull’Ucraina in questi mesi. E che condividiamo una prospettiva comune sul valore vitale dell’unità dell’Occodente e della Nato per fronteggiare Putin”.

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