Un giovane ragazzo, sembra tra i 20 e i 27 anni, è stato ritrovato cadavere lunedì mattina dentro un container di un’azienda di recupero carta ad Empoli, la Metal Carta di via del Molin Nuovo. La vittima, senza fissa dimora, sembra che avesse origini somale, ma nelle diverse occasioni in cui è stato identificato dalle forze dell’ordine gli sono state attribuite nazionalità differenti (a volte del Senegal o della Guinea). Una delle ipotesi degli inquirenti è che il senzatetto si sia addormentato in un cassonetto della differenziata e che sia deceduto durante la raccolta e il trasporto della carta. Restano però al momento aperte tutte le piste, compresa quella dell’omicidio, ritenuta però la meno probabile.

Sembra plausibile che il giovane straniero sia morto per un colpo alla testa, come testimonia una ferita all’altezza della fronte. E la lesione, secondo quanto appreso, potrebbe essere stata procurata da uno dei bracci della gru usata per spostare la carta: ne è stata verificata la compatibilità, ma per dare l’ultima parola bisogna attendere l’esito dell’autopsia, disposta da pm Antonino Nastasi.

A rinvenire il corpo, intorno alle 10.30, sono stati gli operai dell’azienda. Uno di loro in particolare stava movimentando i rifiuti in un centro di smistamento della differenziata, utilizzando una gru dotata di braccio e pinza: con il “ragno” per afferrare il materiale l’uomo ha toccato il corpo e, resosene conto, ha interrotto i lavori. Secondo un primo esame del medico legale, la morte dell’uomo risalirebbe a poche ore prima del ritrovamento del cadavere. Un dato certo è che il giovane ragazzo era vivo domenica intorno alle 23: la polizia lo aveva infatti fermato per un controllo nell’area di Novoli.

In base agli accertamenti dei carabinieri, coordinati dal pm Nastasi, il senzatetto sarebbe arrivato in Italia nel 2013, come somalo: l’anno dopo aveva ottenuto un permesso come rifugiato politico, che però è scaduto nel 2019 e successivamente non è mai stato rinnovato. Le forze dell’ordine negli ultimi mesi lo hanno fotosegnalato varie volte nelle regioni del centro nord, dalla Lombardia al Piemonte fino all’Emilia Romagna e l’Umbria.

Al momento, gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire l’esatto tragitto del camion che, da Firenze, ha portato i rifiuti a Empoli: Metal Carta è in grado di accogliere fino a 20 camion ogni ora, che trasportano la carta destinata al riciclo, ed è uno dei sette centri della Toscana a cui si rivolge il gestore dei servizi ambientali della Toscana Alia. Real servizi ambientali, la società che controlla lo stabilimento Metal Carta di Empoli, ha dichiarato che le attività della linea” dove c’è stato il ritrovamento “sono state immediatamente bloccate”.

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