La Federazione internazionale Scacchi (Fide) ha sospeso per sei mesi Sergey Karjakin, “il gran maestro russo“, dopo alcune sue dichiarazioni dello scacchista sulla guerra in Ucraina. Nella nota del comitato della commissione etica e disciplinare delle federazione, si legge che Karjakin è ritenuto colpevole di aver violato il codice etico e per questo è stato sanzionato con una interdizione mondiale, valida a partire da oggi per i prossimi sei mesi: Karjakin non potrà giocare in nessuna competizione scacchistica classificata come Fide.

Nella nota dell’associazione si afferma che “le dichiarazioni di Sergey Karjakin sul conflitto militare in corso in Ucraina hanno portato ad un numero considerevole di reazioni sui social media e altrove, in gran parte negative verso le opinioni espresse da Sergey Karjakin”. La federazione non rende esplicito quali siano le dichiarazioni incriminate. Le sue posizioni risultano tuttavia chiare dal profilo Twitter, dove, fra gli altri, compare anche questo post: “Oggi, 14 marzo 2022, l’esercito ucraino ha bombardato il centro stesso della città di Donetsk. 25 persone sono morte, circa 19 persone sono rimaste ferite. Zelensky è l’assassino dei bambini del Donbass!”

Sergey Karjakin è uno scacchista russo di origini ucraine: è diventato un volto noto per esser stato il più giovane “grande maestro della storia”, nonché il primo vincitore del titolo sotto i 13 anni: quando vinse il titolo, nel 2003, giocava ancora per la bandiera ucraina. Karjakin ha vinto anche l’oro alle Olimpiadi del 2004 con la nazionale ucraina e la medaglia d’oro individuale come seconda riserva. Cambiò federazione più tardi, nel 2010, passando da quella ucraina a quella russa. Il titolo di ‘gran maestro’ è il riconoscimento più alto che possa essere attribuito ad un giocatore di scacchi.

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