“Siamo senza acqua, né cibo da più di 24 ore, aiutateci”. Andrea Cisternino, ex fotografo romano che ha fondato a nord di Kiev un rifugio di animali Rifugio Italia KJ42, ha fatto arrivare questo messaggio al giornalista freelance Claudio Locatelli che si trova nella capitale ucraina per chiedere aiutare. “Mi trovo all’interno del rifugio con quattro persone, di cui tre donne, e 453 animali di tutte le specie – ha scritto -. Siamo senza acqua da più di 24 ore, senza cibo per animali e umani. Chiediamo aiuto”. Cisternino si trova nel territorio occupato dall’esercito russo e – come spiega Locatelli in un video – “si trova senza acqua né cibo da 48 ore. Sono riusciti a recuperare l’acqua non potabile di un pozzo lì vicino, ma rischiano di morire di fame e di sete“.

“Per salvarlo – sostiene ancora – occorrerebbe far arrivare soccorsi con la Croce Rossa, ma è necessario che ad attivarla sia il governo ucraino e per questo il giornalista chiede l’intervento della Farnesina. In alcune interviste rilasciate ai media italiani nelle scorse settimane, Cisternino aveva spiegato di non voler lasciare il rifugio e di essere pronto a morire con i suoi animali. Sui social si moltiplicano gli appelli per cercare di trovare una soluzione e portare in salvo Cisternino. Secondo quanto riporta l’Ansa l’ambasciata italiana in Ucraina, attualmente con sede a Leopoli, segue da vicino e con attenzione la vicenda “Sappiamo della sua situazione e seguiamo il caso”. Dall’ambasciata, allo stesso tempo, si fa notare come la collocazione dell’italiano sia al momento difficilmente raggiungibile. Il 12 febbraio scorso, si ricorda, la Farnesina ha diramato il primo invito agli italiani a lasciare temporaneamente l’Ucraina visto l’aggravarsi delle condizioni di sicurezza.

“Mio marito si trova circondato vicino Kiev. L’ultima volta che lo ho sentito è stato 48 ore fa, mi ha mandato un messaggio per dirmi che sono vivi. Non hanno cibo né acqua, manca anche l’elettricità e il telefono. La situazione è tragica. Ci stiamo attivando per far arrivare la Croce Rossa per portare viveri, ma serve l’accordo con i russi” ha detto all’Ansa Vlada Shalutko, moglie di Cisternino. La donna fa sapere di aver lasciato l’Ucraina dieci giorni fa e di trovarsi ora all’estero. “Ho deciso di andare via, ma lui è voluto rimanere lì – spiega -. Ha sempre detto che non vuole lasciare i suoi animali. Da qui è difficile dare una mano. Un gruppo di amici di Andrea, con l’associazione Unitiperloro, sta cercando di aiutarlo, hanno contattato le autorità in Italia e hanno allertato la Croce Rossa, ma in quella zona c’è l’esercito russo ed è necessario trovare un accordo per un corridoio per far arrivare tutto il necessario. Lui non vuole lasciare il rifugio, ha detto in tutti i modi che da lì non si muoverà mai. “L’ultimo messaggio da lui l’ho ricevuto due giorni fa alle 5 del mattino, poi più nulla – fa sapere ancora -. C’è grande preoccupazione per lui e per i volontari ucraini che sono con lui al rifugio”.

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