E’ stato arrestato dai carabinieri un professore di liceo accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di due studentesse, minorenni, che frequentano le classi in cui il docente insegnava. Il professore, 53enne genovese, è indagato anche per adescamento di minori e cessione di sostanze stupefacenti – a una delle due ragazze infatti avrebbe anche fatto assumere droga.

Le indagini sono partite da una denuncia del maggio 2021, quando alcuni genitori si sono recati alla stazione dei carabinieri di Genova Pegli dicendo che le proprie figlie, minorenni all’epoca dei fatti, sarebbero state adescate da un loro professore che le avrebbe costrette ad avere rapporti sessuali, approfittando della sua autorità. Le successive indagini dei militari hanno consentito di accertare che le due studentesse, dal 2018 al maggio 2021, erano effettivamente vittime del professore. Una delle ragazze aveva detto alla madre di ricevere eccessive attenzioni da parte del docente, che però era riuscita a respingere. Parlando della confessione della figlia con la madre di una compagna di classe, quest’ultima avrebbe dichiarato che anche sua figlia avrebbe subito molestie da parte del professore.

Una seconda ragazza ha raccontato agli inquirenti che il professore era insistente, che aveva un attaccamento morboso e che avrebbe “approfittato di un suo momento di debolezza”. Ha dichiarato che i loro incontri avvenivano a casa del docente, che l’avrebbe fatta bere molto e dato da consumare hashish e marijuana. Gli inquirenti hanno scoperto che i due si scrivevano, che il professore le dedicava post su Facebook e status di Whatsapp. I docenti colleghi dell’indagato hanno affermato di non essere al corrente della vicenda, mentre ai compagni di classe della ragazza il rapporto era ben noto: “Sapevamo che c’era una storia, che si vedevano”, avrebbero detto alcuni testimoni.

L’uomo, difeso dall’avvocato Matteo Mezzapesa, negherà le accuse anche davanti al giudice per l’udienza preliminare nel corso dell’udienza di convalida. Alessandro Clavarino, della Direzione scolastica della Liguria, ha dichiarato di aver avviato l’iter disciplinare da seguire in casi come questo, e di aspettare che la procura ricostruisca il quadro della vicenda: “Appena avremo il quadro completo di cosa gli viene contestato allora vedremo esattamente quale decisione prendere”.

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