“La decisione dell’Unione europea di bloccare dallo Swift sette banche russe tranne Gazprombank, la banca del colosso energetico russo, è un atto di grave ipocrisia. Mostra come i paesi europei preferiscano tutelare i propri interessi garantendosi le forniture energetiche dalla Russia, attraverso un istituto bancario al quale bonificare l’acquisto del gas russo“. Ad attaccare è il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, nel corso di un punto stampa a Roma, nel quale ha lanciato l’iniziativa dello ‘sciopero del gas” per sostenere il popolo ucraino dopo l’invasione da parte della Russia.

“Ogni giorno la Russia di Putin, dalla vendita ad Europa, Usa e Gran Bretagna di 275 milioni di mc di gas e 3,5 milioni di barili di petrolio, incassa 700 milioni di dollari che vanno a finanziare la guerra criminale contro l’Ucraina e quindi l’industria bellica russa che conta oltre 2 milioni di occupati”. Per questo, ha continuato, “fermare l’economia di guerra russa che si finanzia dalla vendita del gas era l’unica soluzione. Il popolo ucraino non può ricevere la solidarietà solo con la decisione pericolosa dell’invio delle armi”.
Secondo Europa Verde, invece, “bisognerebbe ridurre di 2-3 gradi il riscaldamento domestico. Permetterebbe di risparmiare tra il 14-21%, con conseguente riduzione dei consumi di gas”. “L’assenza di una strategia energetica del governo che vuole continuare a dipendere dal gas ed in particolare da quello russo è irresponsabile. Se da oggi si sbloccassero le autorizzazioni per oltre 110 GW di energia rinnovabile, da impianti eolici e fotovoltaici, riusciremmo ad uscire dalla dipendenza dal gas russo nei prossimi 2 anni”, ha concluso il co-portavoce di Europa Verde.
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