Ancora molti decessi per Covid in Italia e soltanto ieri l’Istituto superiore di sanità segnalava un aumento nei decessi. E proprio i dati della mortalità in Italia – raccolti dal ministero della Salute – per il periodo al periodo 1-15 febbraio segnalano valori superiori all’atteso sia al Nord (+4%) che al Centro-sud (+15%), in particolare a Torino, Genova, Rimini, Ancona, Terni, Roma, Latina, Napoli, Taranto, Palermo, Catania e Siracusa. Ma il rapporto settimanale di sorveglianza Sismg (Sistema di sorveglianza mortalità giornaliera) al 15 febbraio evidenzia una mortalità in calo sia la Nord che al Centro-sud rispetto alla settimana precedente. Un confronto tra ondate di Covid 19 evidenzia che nell’ondata in corso, l’impatto è minore rispetto alle precedenti. Nella quarta l’eccesso di mortalità è del 13% rispetto al 30% nelle prime due ondate. Quando non erano ancora iniziate le somministrazioni dei vaccini.

L’andamento della mortalità giornaliera e settimanale per le 48 città incluse nel sistema di sorveglianza evidenzia nell’ultima settimana una mortalità in calo o in linea con la settimana precedente in tutte le città. La mortalità mostra in gran parte delle città valori in calo rispetto alla settimana precedente in linea con l’atteso, ad eccezione di alcune classi di età dove si registra ancora un eccesso: a Torino tutte le classi ad eccezione della classe 75-84 anni; Genova nella classe 75-84 anni; a Roma nella classe 75-84 e 85+ anni, a Napoli nella classe 0-64 anni; a Palermo nella classe 65-74 anni.

Al momento sono ancora circa 4,9 milioni gli italiani immunizzabili contro Covid che non ancora ricevuto una dose di vaccino. La mortalità la popolazione over 12 fra il 31 dicembre 2021 al 30 gennaio 2022 è un dato chiaro in termini di efficacia dei composti che servono ad arginare il coronavirus Sars Cov 2: per i non vaccinati (114 decessi per 100mila abitanti) è 6 volte più alta rispetto ai vaccinati con ciclo completo (23 decessi per 100mila abitanti) e 17 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva o booster (7 decessi per 100mila abitanti). I ricoveri in terapia intensiva per i non vaccinati (30 per 100mila) sono 6 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo (5 ricoveri per 100mila) e 17 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva o booster (2 ricoveri per 100mila).

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