Si riduce il numero di ospedalizzazioni, in particolare “le terapie intensive si attestano intorno al 10.4% come tassi di occupazione rispetto al 13.4 della settimana precedente con valori che passano da 1.322 pazienti ricoverati a 1.037 pazienti ricoverati a ieri, per l’area medica il trend è analogo si passa dal 26,5% anche in questo caso i ricoverati passa da 17.354 a 14.562. Trend in calo anche nelle fasce d’età più giovani”. Così il presidente dell’Istituto superiore di Sanita. Silvio Brusaferro, illustrando il monitoraggio settimanale dell’Iss. “Le proiezioni a 4 settimane – spiega – indicano che le probabilità di occupare le intensive al di sopra di certe soglie tendono ad abbassarsi significativamente e in area medica le proiezioni sono di un’occupazione contenuta. Il quadro viene confermato anche rispetto alla possibilità di reinfezione. Sappiamo – rileva Brusaferro – che la variante Omicron può reinfettare anche chi ha avuto precedenti contatti con altre varianti del virus”.

Per quanto riguarda le vaccinazioni anti-Covid, aggiunge Brusaferro, l’Italia è caratterizzata da “un quadro di elevata copertura vaccinale nelle fasce d’età più avanzate”. In questi casi anche il booster “è stato completato da oltre 85% della popolazione”. Cresce poi anche il numero di bambini che si stanno vaccinando “oltre il 36% nella fascia 5-11 anni e quasi al 76% nella fascia 12-19”. Brusaferro però mette in allerta e specifica: “La quota di italiani che non ha ancora iniziato il ciclo vaccinale rimane ancora importante e, in caso di infezione, queste persone sono quelle più a rischio di sviluppare una patologia severa”.

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