“Serie criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica”. È stato per questo vietato dalla questura il raduno no vax in programma dal 10 al 13 febbraio ai Pratoni del Vivaro, nei comuni di Rocca di Papa e Velletri, nella zona dei Castelli Romani, alle porte di Roma. Un’adunata per “addestrare alla resistenza i non vaccinati” e organizzare una sorta di “esercito civile di liberazione nazionale” che aveva messo in allerta da subito le forze dell’ordine. Il provvedimento di divieto è stato notificato ieri recependo le analisi fatte in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutosi nei giorni scorsi in Prefettura. “Saranno predisposti, pertanto, specifici servizi interforze di ordine e sicurezza pubblica diretti a controllare il rispetto del provvedimento stesso, con ordinanza della Questura e con l’impiego dei reparti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di finanza e con il supporto delle polizie locali per gli specifici servizi di viabilità”.

Gli organizzatori sarebbero intenzionati a violare il divieto. Nicola Franzoni (nella foto a sinistra accanto a Giuliano Castellino arrestato per l’assalto alla Cgil, ndr), segretario del Fronte di Liberazione Nazionale in un video messaggio sui social dice: “Saremo ai pratoni del Vivaro dal 10 al 13 febbraio e daremo vita all’esercito civile di liberazione nazionale con giuramento solenne di servizio al tricolore e all’Italia. Sarà una milizia non armata. Chi viene giurerà fedeltà all’esercito del Fronte. Faremo un gruppo capace di liberare l’Italia”. E dà poi appuntamento al 14 febbraio, con una “marcia su Roma”, per la “resa dei conti”. La senatrice di Sinistra Italiana Elena Fattori ricorda che Nicola Franzoni è “noto per aver esultato alla morte di Sassoli” ed è “membro di un movimento di estrema destra”. “Magari alla fine saranno solo fumo, ma dopo l’assalto alla Cgil dei mesi scorsi non c’è proprio da fidarsi”, osserva. Franzoni è stato denunciato (con tanto di foglio di via per la città di Roma) per i disordini del 16 ottobre a piazza del Popolo e, fra le altre cose, fermato nell’agosto scorso dalle forze dell’ordine nei pressi dell’abitazione di Mario Draghi a Città della Pieve.

Già nei giorni scorsi l’Associazione nazionale partigiani sottolineava anche il rischio di “un campo dedito all’addestramento paramilitare con personaggi dell’ambiente neofascista”. Per il Comitato provinciale dell’Anpi di Roma e le sezioni dei Castelli il raduno potrebbe costituire una minaccia non solo epidemiologica ma anche per la sicurezza “perché contrario ai principi democratici e di convivenza civile propri dell’ordinamento repubblicano”. Dalla prima ora contraria la sindaca di Rocca di Papa, Veronica Cimino, che ha messo in campo anche i droni a infrarossi per sbarrare la strada al maxiraduno.

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