Le campane che suonano, i colpi di cannone sparati dal Gianicolo, la Lancia Flaminia 335 decappottabile. Anche se è una rielezione, l’insediamento di Sergio Mattarella rispetterà lo stesso rigido protocollo previsto per l’entrata in carica di ogni capo dello Stato. Ci saranno, però, alcune piccole modifiche: per esempio al Quirinale non ci sarà tutta la parte che caratterizza lo scambio di saluti tra l’uscente e il subentrante, essendo la stessa persona. Non si tratta di un inedito, visto che gli uffici del cerimoniale del palazzo del Quirinale potranno rifarsi al 2013, quando Giorgio Napolitano riscrisse la storia della Repubblica con il primo bis. Proclamato sabato 30 gennaio, Mattarella ha deciso di insediarsi domani, il 3 febbraio, giorno della fine del suo mandato e giorno in cui tenne il suo discorso di insediamento nel 2015.

L’eletto lascia la residenza e arriva a Montecitorio – L’appuntamento del Parlamento in seduta comune è per le 15 e 30, quando il segretario generale della Camera, Fabrizio Castaldi, si recherà nella residenza dell’eletto a bordo di un’auto della Presidenza della Repubblica – probabilmente una Maserati – scortata dai carabinieri. I precedenti vogliono che la vettura attenda il neoeletto fuori dal portone della sua casa privata, ma – come fu per Napolitano – anche Mattarella salirà sull’auto direttamente dal Quirinale. In quel momento e per tutto i tragitto – l’eletto sarà accompagnato dai carabinieri in motocicletta – suonerà la campana più grande di Montecitorio, che smetterà solo quando Mattarella entrerà nell’atrio del palazzo. Una campana molto particolare, in bronzo, con lo stemma papalino che unisce le figure di Cristo e di Sant’Antonio con il motto “Onorate la giustizia voi che giudicate in terra”.

I 21 colpi di cannone – Ad accogliere il presidente all’ingresso della Camera, i due titolari di Montecitorio e Palazzo Madama: Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati. Dopo una breve sosta nella sala del Governo, l’eletto, accompagnato sempre dai presidenti dei due rami del Parlamento, attraverserà il Transatlantico – dove per l’occasione saranno schierati gli assistenti parlamentari in alta uniforme – entrerà in Aula, dove troverà ad attenderlo senatori, deputati, delegati regionali, presidente del Consiglio e componenti del Governo. Anche questo evento sarà segnato dalle misure anti-Covid, che hanno scandito tutte le votazioni per l’elezione. I grandi elettori potranno entrare nell’emiciclo solo dopo aver effettuato il tampone ed essere risultati negativi. L’aula sarà vestita a festa, con drappi rossi e ventuno bandiere tricolore. Mattarella al centro della nuova pedana pronuncerà le parole a norma dell’articolo 91 della Costituzione: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione“. E’ in questo preciso momento che dal Gianicolo saranno sparate 21 salve di cannone e la campana di Montecitorio tornerà a suonare.

Il discorso al Parlamento – Il capo dello Stato, formalmente in carica rivolgerà il suo messaggio al Parlamento. Al termine del discorso un segretario di presidenza dà lettura del processo verbale della seduta. Successivamente, il presidente della Camera dichiara chiusa la seduta e, insieme al presidente del Senato, accompagna il Presidente della Repubblica fino alla Galleria prospiciente il cortile, dove viene accolto dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, e dal segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti. Nell’atrio un reparto di Corazzieri, in uniforme di gran gala, rende gli onori.

Omaggio all’altare della patria – Quindi il capo dello Stato, dopo aver salutato i presidenti delle Camere esce da Palazzo Montecitorio: questo è l’unica occasione in cui, durante il suo mandato, il presidente della Repubblica si reca in Parlamento. Dopo aver ascoltato l’Inno nazionale, Mattarella passerà in rassegna il reparto d’onore, prima di raggiungere in auto, scortata dai Corazzieri in motocicletta, l’Altare della Patria. Qui, accompagnato dal presidente del Consiglio, renderà omaggio al Milite ignoto.

Al Quirinale con la Lancia Flaminia – Dopo aver ricevuto il saluto del sindaco di Roma, il presidente della Repubblica sale a bordo della Lancia Flaminia 335 decapottabile, che proprio lo scorso anno ha festeggiato il sessantesimo anniversario: fu utilizzata per la prima volta da Giovanni Gronchi in occasione della visita in Italia della Regina Elisabetta seconda d’Inghilterra. Scortato dai Corazzieri a Cavallo raggiunge il palazzo del Quirinale.

L’insediamento e le dimissioni di cortesia- Arrivato al Quirinale il capo dello Stato riceve gli onori militari nel cortile d’onore, mentre sul Torrino del palazzo viene issato il vessillo presidenziale accanto al Tricolore e alla bandiera dell’Unione europea. Quindi fa ingresso nel palazzo, dove nel Salone di Corazzieri rivolge un breve saluto alle autorità presenti. A palazzo si svolgerà la cerimonia di insediamento del presidente della Repubblica. Schierati – in un rigido cerimoniale con regole anti-covid – le massime cariche dello Stato, dal presidente della Consulta, Giuliano Amato, alle rappresentanze del Parlamento, delle Regioni e del governo. Durante la cerimonia la presidente Casellati pronuncerà un breve discorso a cui seguirà il saluto di Mattarella. E’ a questo punto che in una breve colloquio il presidente del Consiglio rimetterà il mandato nelle mani di Mattarella: un atto di cortesia, visto che le dimissioni saranno rifiutate.

Il traffico chiuso – Chiaramente la cerimonia imporrà la chiusura di alcune strade della Capitale. Dalle 14 saranno off limits largo Chigi, via del Corso (tra largo Chigi e piazza Venezia), piazza Venezia, via del Plebiscito, piazza Ara Coeli, piazza San Marco, via del Teatro Marcello, piazza Madonna di Loreto, via dei Fori Imperiali (tra largo Corrado Ricci e piazza Venezia), piazza SS.Apostoli, via Cesare Battisti, via IV Novembre, largo Magnanapoli, via XXIV Maggio, via del Quirinale. Saranno deviati i percorsi di alcune linee di autobus.

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