Un vaccino da fare una volta l’anno e che copra la variante Omicron e tutte le altre mutazioni di Sars Cov 2. L’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, in una intervista alla tv israeliana Channel 12 news ha spiegato che i booster a intervalli brevi non sarebbero “un buon scenario. Spero che avremo un vaccino da fare una volta all’anno, è più facile convincere le persone a farlo”.

La settimana scorsa proprio da Israele sono arrivati i risultati preliminari di uno studio che ha dimostrato – anche se su piccoli numeri – che la quarta dose di vaccino non protegge dal contagio di Omicron. Il booster ulteriore aumenta gli anticorpi, ma sono stati registrati diverse infezioni. Bourla, rispondendo alle domandem ha annunciato che la casa farmaceutica sta cercando di “creare un vaccino che copra Omicron e non dimentichi le altre varianti, che potrebbe essere una soluzione”. Un composto in qualche mondo universale che prevenga il Covid proteggendo dalla varianti note finora e quelle che arriveranno. I vaccini, sviluppati fino a questo momento, sono stati progettati a partire dal virus originario e hanno retto l’impatto di varianti molto diffusive come Alfa e Delta e la terza dose ha sostanzialmente protetto da malattia grave e morte i vaccinati. A marzo potrebbe essere pronta a presentare domanda per l’approvazione per un vaccino riprogettato per contrastare la variante rilevata per la prima volta in Sudafrica e Botswana e che ormai è dominante in molti paesi. L’obiettivo, per Bourla, è di produrlo già in primavera.

Secondo il top manager, che in Israele riceverà un premio a giugno, il mondo potrebbe tornerà a condizioni di quasi normalità entro pochi mesi. “Il virus non sarà debellato. Il virus sarà con noi per gli anni a venire … dovremmo essere in grado di tornare a una vita normale… in pochi mesi”. Tuttavia, ha sottolineato che continueranno a esserci “anomalie, come Omicron… che saremo in grado di controllare“. Anche perché è prevedibile che in futuro Sars Cov 2 muti ancora.

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