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Vaccino, Pfizer: “Con la terza dose protezione anche da Omicron”. Annunciati per marzo i primi lotti specifici contro la variante

La multinazionale statunitense diffonde i primi esiti di uno studio di laboratorio: i risultati a un mese dalla terza dose del vaccino vedono la neutralizzazione di Omicron a livelli paragonabili a quelli osservati per la proteina spike sars-cov-2 dopo due dosi. L'azienda comunica inoltre che potrà consegnare entro pochi mesi anche altri vaccini specifici per varianti
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Dopo la terza dose gli anticorpi indotti dal vaccino Pfizer-BioNtech proteggono anche dalla variante Omicron. La multinazionale statunitense diffonde i primi esiti di uno studio di laboratorio: i risultati, annuncia la stessa Pfizer, a un mese dalla terza dose del vaccino vedono la neutralizzazione della variante Omicron a livelli paragonabili a quelli osservati per la proteina spike sars-cov-2 dopo due dosi.

Ancora Pfizer in una nota annuncia che insieme a BioNTech ha testato anche altri vaccini specifici per varianti, che hanno prodotto titoli di neutralizzazione molto forti e un profilo di sicurezza tollerabile. Le aziende comunicano quindi che, se necessario, potranno consegnare un vaccino a base di Omicron nel marzo 2022. I primi lotti del vaccino contro la variante Omicron possono essere prodotti e si prevede che saranno pronti per la consegna entro 100 giorni, in attesa dell’approvazione normativa.

Una protezione più robusta contro la variante Omicron può essere ottenuta con una terza dose poiché i dati provenienti da ulteriori studi delle aziende indicano che un richiamo con l’attuale vaccino di Pfizer-BioNTech aumenta i titoli anticorpali di 25 volte. Secondo i dati preliminari delle società, si legge nella nota, una terza dose fornisce un livello di anticorpi neutralizzanti contro Omicron simile a quello osservato dopo due dosi contro varianti wild-type e altre emerse prima di Omicron. Questi livelli anticorpali sono associati ad un’elevata efficacia sia contro il virus wild-type che contro queste varianti.

Una terza dose aumenta notevolmente anche i livelli di cellule T CD8+ contro epitopi di proteine multiple spike che si ritiene siano correlati alla protezione contro la malattia grave. Rispetto al virus wild-type, la stragrande maggioranza di questi epitopi rimane invariata nella variante spike di Omicron. Le aziende continueranno a raccogliere più dati di laboratorio e valutare l’efficacia nel mondo reale per valutare e confermare la protezione contro Omicron e informare il percorso più efficace da seguire. Il 25 novembre, le aziende hanno iniziato a sviluppare un vaccino covid-19 specifico per Omicron. Lo sviluppo continuerà come previsto nel caso in cui sia necessario un adattamento del vaccino per aumentare il livello e la durata della protezione contro Omicron.

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