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Omicidio Fabrizio Piscitelli, arrestato il presunto killer di Diabolik: contestata l’aggravante del metodo mafioso

Omicidio Fabrizio Piscitelli, arrestato il presunto killer di Diabolik: contestata l’aggravante del metodo mafioso
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Arrestato il presunto killer di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, freddato a Roma nell’agosto del 2019. La Polizia e i carabinieri, coordinati dai magistrati della Dda di Roma, hanno proceduto al fermo di Raul Esteban Calderon accusato di omicidio aggravato dal metodo mafioso. Calderon è stato catturato dagli agenti della Squadra Mobile di Roma, su decreto di fermo del pm, lo scorso 13 dicembre. Il provvedimento è stato convalidato poi dal giudice per le indagini preliminari che ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Piscitelli era il leader degli Irriducibili Lazio ed era stato ucciso vicino al Parco degli Acquedotti nell’agosto del 2019.Un personaggio con una caratura criminale di livello: era stato in passato per traffico di droga, era considerato la presunta guida della batteria di Ponte Milvio con rapporti con Michele Senese e Massimo Carminati, e aveva subito un sequestro di 2 milioni di euro della Guardia di Finanza. Senza dimenticare gli ambienti di estrema destra che frequentava, oltre a diverse iniziative ispirate all’antisemitismo.

Al presunto assassino gli inquirenti sono arrivati in un’indagine intrecciata con quella sull’omicidio di Shehaj Selavdi avvenuto a Torvajanica il 20 settembre del 2020. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’omicida sarebbe l’esecutore di entrambe i delitti. Per l’omicidio di Torvajanica è stata arrestata una seconda persona. Un video di una telecamera di sorveglianza privata mostra il momento dell’omicidio. Il killer, vestito da runner, si avvicina all’uomo che è seduto su una panchina, gli spara alla nuca e poi si allontana correndo, in direzione della telecamera di cui non sospetta l’esistenza. La vittima non aveva avuto scampo con un proiettile calibro 7,65.

“Le fonti di prova su cui si è fondata l’adozione del provvedimento – si legge in una nota della procura – sono costituite: dagli elementi raccolti dalla Squadra Mobile e dalla polizia Scientifica nel corso del sopralluogo effettuato sul luogo e nell’immediatezza del fatto e in particolare da un filmato estratto da una telecamera installata in zona con la quale è stata ripresa l’esecuzione del delitto”. Inoltre “dall’analisi tecnica del filmato dell’omicidio eseguita prima dalla polizia Scientifica e successivamente dal consulente tecnico incaricato dalla procura è emersa una chiara compatibilità tra il killer visibile nel filmato e il soggetto gravemente indiziato”.

L’assassinio dell’ex capo degli Irriducibili secondo chi indaga è maturato nell’ambito di feroci contrasti per il controllo delle piazze di spaccio di Roma. Un anno dopo la morte di Diabolik, Esteban sarebbe tornato a uccidere, a Torvajanica, sul litorale romano: l’agguato a Selavdi aveva coinvolto un secondo presunto responsabile, Enrico Bennato, finito in carcere prima, per altri reati. All’inchiesta della squadra mobile, coordinata dalla procura, hanno dato un contributo importante anche le indagini dei carabinieri. Fondamentali sono state alcune testimonianze e intercettazioni raccolte negli ultimi due anni, che hanno portato oggi alla convalida del fermo per omicidio aggravato dal metodo mafioso.

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