Le annunciate nuove restrizioni anti Covid per l’Olanda sono arrivate. A partire da domenica 28 novembre tutti i locali e gli eventi saranno chiusi dalle 17 alle 5 di mattina. È una delle misure per contenere i contagi annunciate in conferenza stampa dal premier Mark Rutte. I negozi di beni essenziali, come supermercati e farmacie, resteranno aperti fino alle 20. Non sarà più consentito praticare sport amatoriali fra le 17 e le 5. La distanza di 1,5 metri sarà obbligatoria per tutti dai 18 anni in su. Le misure verranno applicate fino al 19 dicembre. La situazione verrà rivalutata il 14 dicembre. Proprio oggi Amsterdam ha deciso anche di introdurre un divieto per i voli provenienti dall’Africa australe (Botswana, Swaziland, Lesotho, Namibia, Zimbabwe e Sudafrica), dopo l’individuazione della nuova variante Covid ribattezzata Omicron dall’Oms.

Da giorni nella mappa dell’Europa, dove il coronavirus ha già provocato oltre un milione e mezzo di vittime, non c’è più nessuna regione verde, anzi è il rosso il colore prevalente, che diventa scuro nell’area centro orientale, in Benelux, nei baltici e in Irlanda. In Europa occidentale la situazione più critica si conferma in Germania, in Francia il governo ha esteso la terza dose per i maggiorenni a 5 mesi dalla seconda iniezione, ma soprattutto ha adottato un nuovo giro di vite sui contatti sociali, in Austria due giorni fa il picco è stato raggiunto nelle terapie intensive, oltre 600, mai così tante nel 2021: una soglia sufficiente per far scattare automaticamente il lockdown, se non fosse che Vienna ha anticipato i tempi nei giorni scorsi.

Intanto la Spagna torna a registrare un numero di dosi di vaccino anti-Covid somministrate nel giro di 24 ore simile a quello dei mesi più intensi della campagna di vaccinazione: all’ultimo bollettino ufficiale, pubblicato dal ministero della Sanità con dati risalenti a ieri, sono state somministrate 453.367 dosi in più rispetto a quelle del giorno prima. In gran parte si tratta di dosi extra somministrate a persone di età superiore ai 70 anni, fragili di diverse età o persone vaccinate con il monodose di Johnson&Johnson. Attualmente, l’89,2% delle persone over 12 ha completato il primo ciclo di vaccinazione (il 79,2% della popolazione totale). Il 59,7% degli over 70 ha ricevuto anche una dose extra. Per quanto riguarda i quasi due milioni di vaccinati con J&J, al 19,5% è stata somministrata la seconda dose di un vaccino a mRna. Prossimamente, inizierà anche la campagna per la somministrazione di una dose extra a persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni.

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