Il conto alla rovescia è ufficialmente scattato: per gustarsi l’atto finale di Gomorra, la serie culto nata da un’idea di Roberto Saviano e diventata in pochi anni un vero e proprio fenomeno globale (è stata esportata in 190 paesi e il New York Times l’ha inserita al quinto posto fra le produzioni non americane più importanti del decennio 2010/2020), non resta che aspettare poche ore. Venerdì 19 novembre debutta infatti su Sky e Now Tv la quinta e ultima stagione, con dieci nuovi episodi e un clamoroso colpo di scena: il grande ritorno di Ciro Di Marzio, l’iconico Immortale, che Genny Savastano, dal bunker dov’è costretto alla latitanza, scoprirà essere ancora vivo e nascosto in Lettonia.

COLPO DI SCENA: L’IMMORTALE È VIVO – Aveva solo ventuno giorni quando il terremoto uccise gli abitanti del palazzo dove viveva: morirono tutti tranne lui. Ecco perché Ciro Di Marzio, incarnato da Ciro D’Amore, è diventato per tutti “l’Immortale”. Ma si è salvato due volte, anche quando Genny (Salvatore Esposito) ha cercato di ucciderlo sullo yatch e ci è quasi riuscito: il proiettile però si è fermato a un centimetro dal cuore. Don Aniello prima lo ha salvato e poi l’ha mandato a nascondersi lontano dall’Italia, a Riga. Nessuno sa che lui è sopravvissuto, ma la quinta stagione di Gomorra comincia proprio con una svolta inaspettata: Genny scoprirà la verità e sfidando la latitanza lo andrà a cercare in Lettonia. A quel punto, il confronto finale tra i due sarà inevitabile.

GENNY SAVASTANO VUOLE DISTRUGGERE I LEVANTE – Il personaggio chiave di Gomorra 5 resta Genny Savastano, interpretato da Salvatore Esposito, che prima di affrontare lo showdown finale con l’Immortale, dovrà però fare i conti con una durissima latitanza. Gennaro aveva provato a costruirsi una vita onesta, trasformandosi da narcotrafficante a imprenditore, ma il suo progetto si era sgretolato davanti alla guerra tra Patrizia e i Levante. E per farlo, ha pagato un prezzo altissimo, abbandonando la compagna Azzurra e Pietrino nel cuore della notte, senza dire una parola. Il pubblico lo ritroverà rinchiuso in un bunker claustrofobico, braccato dalla polizia e divorato dal desiderio di distruggere i fratelli Levante e riprendersi la sua famiglia. Ma la notizia che l’Immortale è vivo scompaginerà tutti i suoi piani.

LE ANTICIPAZIONI DI GOMORRA 5 – Rinchiuso in un bunker di tre metri per tre, Genny ha un solo alleato: è ‘O Maestrale, il violento boss di Ponticelli, che vede nell’alleanza con Savastano la sua occasione di rivalsa dopo vent’anni di carcere. I due hanno un obiettivo e nemici comuni: Ciccio, Saro e Grazia Levante, che vanno eliminati. Ma a sconvolgere ogni mossa è la notizia che Ciro è ancora vivo e sta a Riga. È stato Don Aniello a mandarlo lì, dopo averlo salvato in mezzo al golfo di Napoli dopo lo scontro a fuoco con Genny. Quest’ultimo, sconvolto dalla notizia, parte per la Lettonia: dopo un anno di silenzio, i due saranno di nuovo faccia a faccia, pronti a confessarsi ciò che non sono mai riusciti a dirsi prima. Per entrambi tutto sta per cambiare per sempre proprio mentre Napoli è senza un re e solo nuove guerre e nuovo sangue sanciranno chi si siederà di nuovo sul trono.

CHI SONO I NUOVI PERSONAGGI – Accanto ai personaggi chiave, ci saranno diverse new entry, alcune delle quali giocheranno un ruolo centrale negli snodi della trama. Come Mimmo Borrelli, nei panni di Don Angelo, ‘O Maestrale: il feroce boss di Ponticelli che si rivelerà fondamentale al fianco di Genny nella guerra contro i Levante per riprendersi Secondigliano. Sua moglie, Donna Luciana (interpretata da Tania Garribba) è invece una donna dal carattere feroce e dall’intelligenza raffinata. Carmine Paternoster sarà ‘O Munaciello, uno degli spietati capipiazza di Secondigliano, Antonio Ferrante invece è Vincenzo Garignano (anziano boss di un piccolo paese alle pendici del Vesuvio), mentre Nunzia Schiano è Nunzia, donna fiera e infaticabile, da quasi cinquant’anni sua devota moglie.

IL DOPPIO RUOLO PER MARCO D’AMORE – Per Marco D’Amore il ritorno sarà in un doppio ruolo, quello di attore e di regista: dopo aver diretto quattro episodi di Gomorra 4 e L’immortale (il film che di fatto fa da ponte narrativo fra la quarta e la quinta stagione), nell’ultima stagione della serie firmerà i primi cinque episodi e il nono. «Ho debuttato alla regia durante la quarta stagione, osservando Gomorra per la prima volta dall’altra parte della barricata e in quest’ultima ho raccolto un testimone pesante. Prima di me grandi registi, con sapienza e talento, hanno costruito un progetto che ha saputo parlare al mondo, mettendo in scena personaggi obliqui, tridimensionali, neri eppure affascinanti», spiega alla vigilia dell’ultimo capito. Poi ammette: «Ogni giorno ho benedetto e maledetto il successo ottenuto». Ma come sarà questo atto finale? «Un crepuscolo del mondo criminale e dei suoi protagonisti. Seppur attraverso dei movimenti laterali, Ciro e Genny sono cambiati molto e ora osserviamo il loro invecchiamento in un mondo che diventa sempre più difficile».

IL RITONO ALLE VELE DI SCAMPIA – Spazi industriali abbandonati, zone popolari mai viste prima ma anche un complesso residenziale nel cuore di Napoli, progettato dal visionario architetto Loris Rossi, che diventa un’arena perfetta per alcuni delle scene cult di questa attesissima stagione finale. È un lavoro complicato e una sfida continua la ricerca delle location per Gomorra e l’obiettivo è doppio: restare fedeli all’immaginario collettivo ma senza ripetersi. Una regola che non vale per uno dei luoghi iconici della serie, le Vele di Scampia: «Un tributo finale alla location che maggiormente ha contribuito a creare il grande racconto per immagini che è Gomorra, diventandone il simbolo», spiegano Adriana Malinconico e Vincenzo Busiello, che hanno scelto le location della serie, girata fra Napoli, Riga e Roma.

Ph_credits Marco Ghidelli

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