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Squali avvistati nel Tamigi: ecco perché nuotano nelle acque del fiume

La scoperta ittica che sta facendo il giro del mondo è stata resa pubblica dalla Zoological Society of London (ZSL)

di Davide Turrini

Fino ad ora Lo Squalo, il film di Steven Spielberg, si era potuto vedere in una sera d’estate su un barcone cinema che navigava sul Tamigi. Da ieri, almeno secondo quanto riporta la BBC, veri squali sono stati avvistati, seguiti e registrati lungo il Tamigi. La scoperta ittica che sta facendo il giro del mondo è stata resa pubblica dalla Zoological Society of London (ZSL). Il rapporto sul fiume che taglia longitudinalmente la capitale britannica ha evidenziato una serie di importanti cambiamenti da quando il fiume è stato dichiarato “biologicamente morto” nel 1957. Il Tamigi ha visto un nuovo aumento della sua gamma di uccelli, mammiferi marini e habitat naturali all’incirca dai primi anni novanta. Secondo gli scienziati della ZSL il cambiamento climatico ha aumentato la temperatura del corso d’acqua di Londra di 0,2 gradi nel corso degli ultimi anni e che nelle acque del Tamigi, che scorrono per oltre 215 miglia, vivono più di 100 specie di pesci tra cui proprio diverse specie di squali come il segugio stellato e lo spinarolo. Nel rapporto, tra l’altro, si legge anche che la qualità dell’acqua è migliorata, con concentrazioni di ossigeno disciolto che mostrano un aumento dal 2007 al 2020. “Gli estuari sono uno dei nostri ecosistemi trascurati e minacciati – ha affermato Alison Debney di ZSL – Ci forniscono acqua pulita, protezione dalle inondazioni e sono un importante vivaio per pesci e altri animali selvatici. L’estuario del Tamigi e i suoi habitat associati “carbonio blu” sono di fondamentale importanza nella nostra lotta per mitigare i cambiamenti climatici e costruire un forte e resiliente futuro per la natura e le persone”.

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