A partire dal prossimo 8 dicembre chi si ammala di Covid-19 a Singapore e non si è vaccinato per scelta dovrà pagarsi le cure di tasca propria. Ai parzialmente vaccinati invece verranno pagate le spese mediche fino al 31 dicembre, permettendo così di completare il ciclo vaccinale. La popolazione dell’isola-Stato è vaccinata all’85% e il ministro della sanità Ong Ye Kung ha ritenuto necessaria questa mossa per lanciare “un segnale importante per convincere tutti a immunizzarsi“, ha spiegato in una conferenza stampa della task force anti-coronavirus di cui è co-presidente.

Nelle 63 isole che formano lo stato insulare, infatti, in questo momento la maggior pare dei posti in ospedale è occupata proprio da pazienti non vaccinati, una pressione che grava troppo sulle risorse del governo. Lo Stato paga le spese mediche complete per il Covid-19 di tutti i residenti permanenti e dei titolari di pass a lungo termine, ad eccezione di chi è risultato positivo di ritorno dall’estero, e la nuova misura si applica solo a chi decide di non vaccinarsi nonostante sia dichiarato idoneo dal ministero della Salute.

Negli ospedali e nelle strutture per il trattamento del Covid-19, si legge dalla pagina Facebook del ministero, sono ricoverati 1.725mila pazienti, di cui 301 sotto ossigeno. I contagi sono calati nell’ultima settimana, dopo che alla fine di settembre Singapore aveva superato il picco di aprile 2020 di 184mila casi, arrivando alla cifra record di 692mila contagiati il 29 ottobre su una popolazione di 5,7 milioni di abitanti.

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